Le migliori App per il bilancio familiare e come usarle

Una guida per muovere i primi passi nel mondo della pianificazione, usando applicazioni che ti aiutano a farlo in pochi minuti.

Tempo di lettura: 8 minuti

Giorgia Nardelli
Giorgia Nardelli

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Giornalista esperta di diritti dei consumatori e finanza personale.

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Noi italiani siamo allergici alla pianificazione e ce lo conferma l’ultimo report della Consob: solo l’11% ha l’abitudine di seguire un piano finanziario e di rispettare un budget. Siamo sì dei risparmiatori – il 75% di noi – ma lo facciamo senza strategia e senza un obiettivo. Ecco allora una guida per muovere i primi passi, usando applicazioni che ti aiutano a farlo in pochi minuti. Potresti scoprire che fare un bilancio, a dispetto delle apparenze, può persino diventare divertente. E a volte è meglio di una seduta dall’analista. Ne è convinta la money coach Elisabetta Galeano. Ecco i suoi consigli.

Analizza il tuo comportamento

C’è un piccolo esercizio che può aiutare a fare chiarezza prima di iniziare a “tracciare” i nostri flussi di cassa. Quale? Guardare dentro se stessi, andare indietro nel tempo e farsi qualche domanda, con l’obiettivo di capire dove nasce e perché il nostro rapporto con i soldi. «Analizza il tuo comportamento di fronte a una spesa», dice Elisabetta Galeano. «Chiediti perché sei così “tirato”, oppure perché ti fai fagocitare dalle spese senza rendertene conto. O ancora, perché ogni volta che guardi la lista movimenti del tuo conto ti prende l’ansia. Il passo successivo è ragionare. Nella maggior parte dei casi scoprirai che tendi a riproporre il modello dei tuoi genitori. Ma a quel punto devi fare un passo in più, e cioè domandarti: “Mi sta bene oppure no?”, “Come vorrei essere?”. Essere consapevoli che è necessario avere un buon modo di gestire i soldi, aiuta a partire con una buona motivazione»

Sfata le false convinzioni

“Ho pochi soldi, non ho nulla da rendicontare”. È la convinzione sbagliata che spinge molti a non avviarsi nemmeno. Invece va demolita. «Proprio perché le tue entrate sono scarse hai bisogno di avere un quadro preciso di ciò che entra e ciò che esce, e soprattutto di dove va a finire», dice l’esperta. «Non dimenticare che questi pochi soldi ti devono servire per vivere, possibilmente senza finire in rosso, e il monitoraggio farà in modo che tu terrai sempre sotto controllo entrate e uscite. Non è una conquista da poco», dice l’esperta.

Un’altra scusa molto frequente è “non sono bravo in matematica”. «La matematica non c’entra nulla, bisogna fare al massimo operazioni da seconda elementare», continua la Galeano, «e se usi uno strumento elettronico, non devi fare nemmeno quelle».

Per capire quanto sia semplice, guarda questo fac simile di bilancio familiare su un foglio excel.

Prova una App di budgeting

«Ciascuno di noi ha il suo modo di tenere i conti, non è detto che si debba necessariamente usare una App. Io ho iniziato con un foglio excel, c’è chi usa carta e penna, chi l’agenda kakebo, il libro dei conti di casa giapponese, o, appunto, le applicazioni. Sono talmente tante che puoi scovare quella con cui ti trovi meglio, gratuita o a pagamento. Con alcune paghi una volta sola , altre sono in abbonamento», dice Galeano.

Il vero valore aggiunto, spiega l’esperta, è che con le App puoi annotare le spese in tempo reale. «Il cellulare è sempre con noi, in tasca o nelle borsa, questo ti permette di non incappare nell’errore più comune: quello di dimenticare i piccoli esborsi. Se usi un software o l’agenda dovrai aspettare di sederti al pc, magari a fine giornata, e qualcosa potrebbe sfuggirti».

Invece nel conteggio va tutto: caffè, giornali, la paghetta dei figli o i 5 euro di dono al nipote, la pomata comprata in “emergenza” in farmacia. È questo che fa la differenza tra il fare un bilancio e guardare i movimenti del conto corrente a fine mese. Lì vedi solo spese tracciate, ma non sai che fine fanno i contanti.

Aspetta il primo del mese

Ci sono App più sofisticate, che ti permettono di indicare limiti di spesa, obiettivi di risparmio, fare pianificazioni future eccetera. Ma per iniziare ad aver consapevolezza del proprio denaro, meglio partire da quelle più basiche, e muovere un passo alla volta.

«Scaricata la App (poi vedremo quali sono quelle consigliate, ndr), aspetta il primo del mese successivo. Non iniziare a inserire dati alla rinfusa, meglio attendere, così avrai statistiche sempre coerenti e sarà più facile fare confronti», suggerisce la coach.

Si parte con il saldo del conto corrente, i contanti nel portafoglio, la liquidità nella prepagata o nelle diverse App di pagamento, tipo Satispay o Paypal, nessuna esclusa. Il passo successivo è appunto segnare tutte le spese del giorno, indicando per ciascuna la categoria e il tipo di spesa. «Ricorda: quelle grandi le conosciamo già, quello che non sappiamo sono le piccole voci, che sommate succhiano una buona parte dei nostri guadagni», suggerisce la coach.

Impara a leggere i numeri

Man mano che annoti nello smartphone i numeri, l’applicazione compone un grafico, di solito una torta, che ti dà visivamente l’idea di cosa succede, giorno per giorno, settimana per settimana, mese dopo mese. Guardali pure, ma per un’analisi più attenta aspetta almeno che sia trascorso un mese.

«In una frazione di secondo, senza calcolatrice, ti farai un’idea di come hai speso il tuo stipendio. La cosa più divertente è che scoprirai man mano cose che non avresti mai sospettato. C’è chi scopre di avere il “vizio” di offrire troppi caffè, o di dimenticare le spese fisse periodiche, come l’assicurazione auto, e fare proprio quel mese la spese extra che avrebbe potuto evitare», dice la Galeano.

Esplorando grafici e tabelle, e dopo avere visto l’impatto delle singoli capitoli, devi ragionare voce per voce su cosa ti serve e cosa no. In questo modo ti verranno all’occhio gli esborsi inutili. Per esempio, potresti realizzare che sei abbonato a 3 diverse paytv, ma ne guardi assiduamente solo due. O che continui a pagare un’assicurazione malattia, anche se adesso è compresa nel tuo nuovo contratto di lavoro.

Per farti un’idea, qui trovi una guida alle 13 spese superflue che puoi tagliare senza troppa fatica.

Stabilisci le priorità

«Guardare dove finiscono i soldi è un po’ come guardare dentro la propria vita», spiega la Galeano. «Non solo è utile per capire quali sono le categorie che assorbono più risorse, serve a fare una riflessione su cosa conta davvero per te. C’è, per esempio, chi ha scoperto che spendeva tanti soldi solo perché non riusciva a dire di no al partner. Comprava magari abiti e accessori solo perché “consigliati” dall’altro, salvo poi non indossarli».

Tra l’altro, aggiunge l’esperta, l’obiettivo di questo esercizio non è affatto quello di privarci di qualcosa che ci piace, o fare i cosiddetti tagli a pioggia. «Come spendi i soldi è un affar tuo e lo decidi tu, l’importante è averne consapevolezza. Il lavoro di monitoraggio e analisi ti aiuteranno a stabilire le priorità, a renderti conto di quali sono le cose che ti hanno arricchito e quali quelle che hanno costituito una spesa inutile, in altre parole ti porterà a concentrarti su dove vuoi che vadano i tuoi soldi, davvero».

Seleziona tre voci irrinunciabili

A questo proposito, l’influencer ed educatrice finanziaria Usa Tori Dunlap, parlando di bilanci familiari dà un consiglio molto utile: seleziona le tre categorie di spesa a cui non puoi rinunciare. Non parliamo di mutui e spese per la casa, ma di uscite che servono a “renderti felice”. Una volta isolate queste tre voci, puoi passare agli altri conti e tagliare o sfoltire, senza che questo diventi per te un sacrificio.

Qui invece tre suggerimenti utili per fare un’operazione “detox” ed eliminare le spese davvero superflue.

Scegli tra queste 4 App che abbiamo selezionato per te

  • Per farsi subito un’idea: Monefy

È la prima volta che provi a fare un rendiconto? Monefy è l’ideale, perché è gratuita e immediata, ed è talmente chiara che non puoi sbagliarti né andare in confusione. Nella home trovi due pulsantoni con + e -, sono le entrate e le uscite da aggiungere, che dovrai inserire nella categoria di pertinenza. In evidenza c’è anche il grafico a torta che ti mostra subito cosa sta succedendo alle tue finanze, con le statistiche sempre a disposizione. Acquistando la versione Pro ( a 2,49 dollari), puoi impostare altre funzioni, come la registrazione delle spese ricorrenti e la sincronizzazione in cloud.

  •  Per condividere con i familiari: MoneOn

Tra le funzioni a pagamento, ha quella che permette di condividere il piano con altri account. Puoi iniziare a piccoli passi, inserendo le informazioni (c’è la possibilità di impostare le transazioni ricorrenti, e di creare il tuo limite di spesa mensile anche solo per determinate voci). Pagando 99 centesimi di dollaro al mese passi alla versione Premium, che ti permette di unire gli account degli altri componenti della famiglia, oppure dei coinquilini, e fare confluire le operazioni in un unico conto. Tra le funzioni a pagamento c’è la reportistica, il “monitoraggio dei debiti” e la possibilità di copiare gli sms di pagamento e memorizzare le foto delle bollette.

  • Pensata per le donne: Fleur

Il suo target è femminile (lo capisci subito dalla grafica a fiori 😓). È semplice e intuitiva, ti consente di impostare un budget mensile. Con 9,99 euro accedi alla versione Pro, che offre  la possibilità di aggiungere nuove voci di spesa, transazioni illimitate, transazioni ricorrenti e un numero illimitato di conti.

  • Per chi ha più carte: money manager

Utilissima per chi vuole tracciare i diversi strumenti di pagamento. Puoi aggiungere tutti i tuoi conti corrente e le carte di pagamento, e segnare ogni uscita ed entrata sul mezzo che hai utilizzato, creando delle categorie di portafoglio. L’applicazione è completamente personalizzabile già nella versione gratuita: puoi aggiungere nuove categorie e nuovi conti, e  modificare anche la stessa icona. Con la versione “pro” (al momento l’offerta è di 4,49 euro all’anno) hai l’accesso da pc e la possibilità di creare altri conti di pagamento oltre ai 10 già gratuiti.

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