Regime Irpef o forfettario? Capiamo di cosa stiamo parlando
Partiamo con il regime forfettario e le ultime novità che lo riguardano.
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di Giorgia Salardi
Commercialista e divulgatrice sui social network con Fisco ci capisco.
Per chi intende aprire una partita IVA come ditta individuale, ma anche per chi già la possiede a determinate condizioni, è possibile accedere a un regime di vantaggio previsto dalla Legge 190/2014: il cosiddetto regime forfettario.
Per comprendere in pieno l’agevolazione è prima necessario capire come funziona il regime IRPEF. In generale, se hai una partita IVA, le imposte vengono determinate applicando una percentuale sul reddito. Il reddito viene calcolato in modo analitico ovvero effettuando la differenza tra i ricavi e le spese che sostieni per la buona riuscita della tua attività. All’importo così determinato, per calcolare l’IRPEF si applica una percentuale a scaglioni. Oggi le aliquote sono 4 e nello specifico:
- 23% fino a un reddito di 15.000 euro
- 25% per redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro
- 35% per quelli compresi tra 28.000 e 50.000 euro
- 43% per i redditi superiori a 50.000euro
Cosa cambia con il regime agevolato o forfettario? La determinazione del reddito avviene forfettariamente (da qui il nome) e quindi non è necessario confrontare i ricavi e i costi, ma basta applicare ai ricavi una percentuale che varia a seconda della tipologia di attività esercitata.
Al reddito calcolato in questo modo, si applicherà un’imposta che si chiama sostitutiva (appunto perché sostituisce l’IRPEF) e le cui percentuali sono davvero basse:
- 5% in caso di start-up
- 15% in tutti gli altri casi
Facciamo un esempio per capirci: sei un webdesigner e in un anno hai fatturato 10.000 euro. La percentuale per la determinazione del reddito è del 78%, quindi il tuo reddito forfettariamente determinato sarà pari a 7.800 euro. Le imposte che dovrai pagare in caso di start-up saranno il 5% pari ad 390 euro (non entro nel merito del contributi previdenziali dei quali parleremo un’altra volta).
Quindi Regime forfettario come panacea di tutti i mali? Come sempre la risposta è: dipende, ci sono diverse condizioni per potervi accedere e non in tutti i casi conviene, ne parleremo nelle prossime puntate.
Per adesso ti basti sapere che la grande novità prevista per questo regime è che a partire dal primo luglio 2022 sarà necessaria anche per i “forfettari” l’emissione della fattura in formato elettronico; solo chi ha fatturato meno di 25.000 nell’anno 2021 è esonerato da questo nuovo obbligo.