Il riscatto di laurea anticipato vale anche nel 2023
All’interno del mondo Inps, c’è la possibilità di riscattare i periodi di studio in modo ordinario o agevolato. Questa settimana ci concentriamo sul secondo metodo.
Tempo di lettura: 2 minuti
di Elisa Lupo
Consulente del lavoro da più di 15 anni, ideatrice, autrice e voce di Previdenti, il primo podcast che spiega in modo facilmente fruibile il mondo della pensione.
Il riscatto agevolato della laurea è una misura di tipo strutturale che proseguirà anche quest’anno: nessuna fretta, dunque. Abbiamo il tempo necessario!
Procediamo con ordine.
Cosa può essere riscattato
Sono riscattabili, anche parzialmente, i seguenti corsi di studio:
- Diploma di laurea
- Diploma di specializzazione
- Dottorato di ricerca
Si potrà presentare domanda solo se è stato conseguito il titolo (va allegato alla domanda l’attestato) e solo per il periodo di durata legale (gli anni “fuori corso” non sono considerabili).
Si potranno riscattare solo i periodi che non risultino già coperti da contribuzione (obbligatoria, figurativa o da riscatto). Per intenderci: se durante il periodo di studi hai fatto dei lavori per cui siano stati versati dei contributi, i periodi in sovrapposizione non potranno essere riscattati.
Chi può chiedere il riscatto dei titoli
Il riscatto agevolato che sto analizzando è possibile solo all’Inps, non potranno farlo quindi i professionisti che versano a casse di previdenza specifiche.
Potrà presentare la domanda:
- Chi ha almeno un contributo nella gestione obbligatoria (dipendenti privati, dipendenti pubblici, coltivatori, commercianti, artigiani, gestione separata)
- Chi non ha mai lavorato e non è iscritto ad alcuna forma di previdenza obbligatoria
Il riscatto di laurea agevolato è compatibile solo con il sistema di calcolo della pensione di tipo contributivo, ciò significa che se il periodo del corso di studi si colloca prima del 1996 per accedere a questo riscatto bisognerà optare per il calcolo contributivo.
Quanto costa?
L’onere viene calcolato applicando al minimale degli artigiani e dei commercianti l’aliquota del 33%. Ogni anno riscattato con questo tipo di calcolo costerà circa 5.400 euro.
Un aspetto da non sottovalutare è la totale deducibilità dal reddito complessivo dell’intero costo del riscatto. Considerando il beneficio fiscale, il costo è quindi più contenuto rispetto al pagamento che viene effettuato.
Questo tipo di calcolo dell’onere di riscatto è solo uno di quelli disponibili e il mio consiglio è quello di non farsi prendere dalla fretta ma di fare una valutazione complessiva in modo da scegliere lo strumento più adatto alla situazione specifica.