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Rame Episodio 33

Quella rabbia per il privilegio degli altri

15 minuti

Chiara Gandolfi ha 43 anni, una casa di 57 metri quadri a Parigi, un fidanzato e due gatti. «Sono esattamente dove vorrei essere», confessa. Ma per arrivarci ha dovuto smontare una per una le certezze con cui è cresciuta. La prima è che la fatica sia la condizione per ogni godimento: nella cultura cattolica in cui è immersa, il sacrificio è uno stile di vita. Eppure, quando va al liceo, Chiara scopre che non è così per tutti: chi può permetterselo va avanti senza fatica. Se è vero che i soldi non danno la felicità, di sicuro creano delle distanze. La seconda certezza è il posto fisso come garanzia di sicurezza. Per tutto il tempo in cui insegue contratti, Chiara non riesce a mettere da parte neppure un euro. Quando fa il salto verso la libera professione, le cose cambiano. Non subito, però. Perché commette l’errore di delegare al suo compagno di allora la gestione economica: “Io faccio il lavoro creativo, tu invece ti occupi degli sporchi soldi”. Niente di più sbagliato, lui la inganna e Chiara continua a credere di non poter risparmiare nulla. Quando si libera di lui e conosce l’attuale fidanzato, in due anni riesce a mettere da parte il necessario per comprare casa. La sua vita oggi è perfetta. Se non fosse per quella rabbia e frustrazione che ancora prova verso chi può scegliere una vita poetica perché non ha l’urgenza di guadagnare…