Donne vittima di violenza: è più facile avere l’assegno di inclusione

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Nel decreto lavoro approvato a inizio luglio ci sono alcune importanti novità per le donne vittime di violenza. L’Assegno di inclusione (che sostituisce dal 1 gennaio 2024 il reddito di cittadinanza) sarà riconosciuto alle donne inserite in percorsi di uscita dalla violenza, senza che queste abbiano l’obbligo di rispettare il patto di attivazione lavoro. In altre parole, queste non saranno tenute ad aderire a un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa, ma percepiranno comunque l’assegno. Inoltre, ai fini del calcolo Isee, le vittime saranno per la prima volta considerate nucleo familiare a parte, il che significa che non saranno conteggiati nel calcolo redditi e beni del coniuge, anche in assenza di un provvedimento giudiziario o del decreto di separazione dall’autore della violenza. Un particolare importante che renderà la misura di sostegno accessibile a molte più persone. Per beneficiare dell’assegno di inclusione, infatti, l’Isee non deve superare i 9.360 euro. Per saperne di più, c’è una scheda informativa sul ministero del Lavoro.

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