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Rame Episodio 84

Ho cercato di educare i miei figli anche tramite i soldi

18 minuti

Luca Foresti, classe 1973, è un imprenditore. Magari non lo è sempre, tecnicamente, ma la sua bussola interiore è lì che punta. Fin da ragazzo, capisce c’è una ricchezza finanziaria, legata a ciò di cui puoi disporre in quel momento, e c’è una ricchezza economica, legata alle possibilità che hai di produrre reddito in una vita intera, e quindi alle capacità, alle passioni, alla relazioni.

Cresciuto in una famiglia umile, Luca affianca il lavoro allo studio fin da ragazzino: prima in fabbrica, poi a raccogliere le patate, infine a insegnare a corsi di lettura e memoria rapida. Fino a che conosce un professore che lo fa appassionare ad una disciplina che guiderà le sue scelte negli anni successivi: la fisica. Luca entra alla Normale di Pisa e per lui, in quel momento, si apre un mondo di possibilità: in Università riceve un piccolo stipendio mensile ma soprattutto ha accesso a libri, film, dischi. In quegli anni si rende conto che la vera scarsità è il tempo, «perché erano molte più le cose belle che potevo fare che il tempo a disposizione per farle».

Dopo la laurea, Luca fa un dottorato in Matematica Finanziaria e subito dopo, inizia lavorare. Ogni sua scelta, in quegli anni, è dettata dalla possibilità di apprendimento che un certo lavoro gli da e non dallo stipendio. Verso i 30 anni capisce che vuole fare un passo in più verso la complessità: diventare imprenditore. E così fonda una start-up assieme a sua moglie. Ma le cose non vanno come si aspettavano e nel giro di pochi anni si ritrovano a fronteggiare molti debiti. Ma anche in questo momento difficile, Luca mantiene un profilo di rischio molto elevato, che nasce dalla consapevolezza mai sopita di possedere ricchezza economica.

Per fare cassa e ripagare i debiti, accetta alcune consulenze e poi diventa amministratore delegato del Sant’Agostino di Milano. «Una sconfitta morale inizialmente. Poi, però, per un mix di fortuna e bravura, il Sant’Agostino è diventato di fatto una start-up». Luca ne diviene socio e dopo averne guidato la exit, torna a fare l’imprenditore.

In questi anni di montagne russe e di continui cambiamenti, le conversazioni finanziarie non avvengono mai in stanze chiuse ai loro tre figli: la famiglia di Luca diventa una sorta di laboratorio di educazione finanziaria che codifica un vero e proprio metodo che ci ha generosamente raccontato.