Inps, sanzioni ridotte per chi paga in ritardo i contributi

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Novità per chi dal 1° settembre paga in ritardo i contributi obbligatori all’Inps, che sia un datore di lavoro o lavoratore autonomo. Come scrive Repubblica chi non rispetta la scadenza ma si ravvede, va incontro d’ora in poi a sanzioni ridotte. A coloro che versano le somme dovute entro 120 giorni in un’unica soluzione non sarà infatti applicata la maggiorazione di 5,5 punti sul tasso di interesse. Anche chi riceve un avviso di accertamento potrà avere una sanzione ridotta del 50% se pagherà la somma entro 30 giorni dalla notifica. In caso di rateizzazione, farà fede la data del primo versamento. Di contro, aumentano gli accertamenti da parte dell’Istituto che, sempre dal 1° settembre, può avviare accertamenti d’ufficio, sulla base dei dati contenuti nelle banche dati dell’Inps o dell’Agenzia delle entrate. La circolare con i dettagli è qui.

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