Tommaso, che non riesce a gestire l’ansia finanziaria

Dopo alcune scelte economiche fatte per soddisfare le aspettative della moglie Anna, Tommaso inizia a sviluppare ansia e attacchi di panico. Cresciuto in un ambiente iperprotettivo ma privo di supporto emotivo, Tommaso fatica a dire “no” e a gestire le richieste altrui. Grazie alla psicoterapia, prende consapevolezza dei propri bisogni repressi e impara a stabilire confini sani, mentre Anna affronta il proprio senso di tradimento e le dinamiche di coppia.

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Elena Carbone
Elena Carbone

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Psicologa e psicoterapeuta esperta in traumi. Con l’account Instagram La psicologa volante fa divulgazione sul rapporto tra psiche e soldi.

Ansia e attacchi di panico
Foto di Robert Nickson

«Non riesco a dormire, mi sveglio con attacchi di panico, sono assillato dai pensieri. Ho un peso sullo sterno, faccio fatica a respirare, sono sempre agitato».

«Che tipo di pensieri?»

«Ho paura di non riuscire a pagare tutto, i debiti, il mutuo, le vacanze, la scuola privata di Giulia e Dario…».

«Quando ha iniziato ad avere questi sintomi?».

«L’anno scorso ho comprato la casa dei sogni per mia moglie, per noi. Sapevo che superava le nostre possibilità: è una casa su più piani, in centro a Milano, con piscina interna…insomma uno spettacolo! Piace anche a me, tutti ci fanno i complimenti, Anna l’ha arredata con gusto, ma io da allora non riesco a dormire».

Tommaso ha sviluppato un disturbo d’ansia di attacchi di panico in seguito a una decisione che non ha rispettato i suoi tempi e i suoi desideri. 

Due vite parallele

Tommaso ha sposato Anna 8 anni fa e ha promesso al padre di lei, che dopo poco è morto, di proteggerla e non farle mai mancare nulla. Anna, di 10 anni più giovane, arriva da un contesto economico molto agiato, non si è mai dovuta preoccupare di nulla: ha fatto scuole private, ha viaggiato per il mondo, ha fatto master prestigiosi e trovato subito un’occupazione in una multinazionale del lusso. Quando ha conosciuto Tommaso, bello, raffinato e colto le è sembrato di riconoscere in lui la sua anima gemella e dopo 3 mesi già convivevano e stavano progettando il loro matrimonio. I gemelli Giulia e Dario sono arrivati un anno dopo coronando il loro sogno di una famiglia con figli.

Tutto è filato liscio finché le richieste di Anna si sono fatte più pressanti ed è emersa l’incapacità di Tommaso di gestirle. All’inizio è stato l’acquisto di una casa al mare per non tenere i bambini in città d’estate, poi sono state le scuole private bilingue, poi i viaggi, i gioielli, le cene. Durante questi anni Tommaso prende in mano l’azienda di famiglia e scopre che non è così sana come immaginava e che la vita che stava conducendo fino a quel momento non è in linea con i ricavi. Inizia così a temere per la sorte dell’azienda stessa e della sua famiglia. Contemporaneamente Anna prosegue con la sua carriera in azienda e non viene informata sulle difficoltà dell’azienda di famiglia. 

Quando decidono di cambiare casa e Anna si innamora della casa con piscina, Tommaso cerca di farle presente i problemi economici dell’azienda e l’impedimento oggettivo nel procedere con la proposta d’acquisto. Anna cerca delle soluzioni, non è abituata a rinunciare ma a cercare strategie per raggiungere l’obiettivo, e propone di riscattare degli investimenti. Tommaso non è sicuro di questa proposta, riuscirebbero si ad acquistare casa, ma non avrebbero più dei risparmi cuscinetto qualora dovesse accadere qualcosa.

L’ansia finanziaria

Nonostante questa incertezza Tommaso cede, non riesce a negare la casa dei suoi sogni alla moglie e s’indebita.

«Ho perso serenità. Prima ero sempre sorridente, mi piaceva stare con gli amici, uscire, stare con i miei figli, progettare feste e vacanze. Ora tutto è pesante, vedo solo spese e non riesco ad essere leggero. Anche solo le spese per il cambio della divisa scolastica mi fanno rabbrividire quindi faccio in modo di stare sempre di più al lavoro e tornare solo quando tutti stanno dormendo. Mio padre scrolla la testa ogni volta che ci viene a fare visita, sa quanto possa costare mantenere questa casa e mi reputa un fallito che manderà in aria tutto quello per cui lui e la mamma hanno lavorato ed io non posso dargli torto…mi trovo all’angolo, non so cosa fare».

Analizzando la storia di Tommaso, emerge un’infanzia in cui da un lato è stato iperprotetto, mentre da un altro i suoi bisogni non sono stati né visti né accolti. Può sembrare che siano due atteggiamenti antitetici, ma in realtà sono molto comuni. Iper proteggere un figlio, non vuol dire infatti vederlo, anzi vuol dire non vedere la sua voglia di indipendenza, di diventare grande e di farcela da solo. Inoltre, Tommaso era un bambino che riceveva tanto a livello materiale, ma pochissimo emotivamente. È cresciuto con tante baby sitter diverse, i genitori che hanno aperto insieme l’azienda, viaggiavano parecchio e avevano un’ottima intesa di coppia, ma non erano molto predisposti a sacrificarsi per il figlio. Pensavano di poter rimanere una coppia affiatata e di poter sopperire alle esigenze del figlio pagando tutto ciò di cui potesse aver bisogno. Purtroppo, l’unica cosa di cui aveva veramente bisogno Tommaso, ossia la sicurezza dell’amore genitoriale, non era in vendita.

Tommaso cresce pensando di non essere poi così importante, ma cela questa cognizione dietro a divertimenti e spese fatte in leggerezza. 

Quando prende in mano l’azienda arriva la consapevolezza di tutto il suo passato. Improvvisamente si rende conto di non riuscire a dire di no a nessuno dai suoi amici o a sua moglie poiché teme di avere solo quello da dare e che se non li accontenterà, verrà lasciato.

La cura: prendere consapevolezza sul proprio passato

La psicoterapia con Tommaso inizia prendendo sempre più consapevolezza di quei bisogni che da bambino non sono stati soddisfatti e che, tutt’ora, proprio lui stesso si nega. Rendersi conto che i suoi desideri e i suoi bisogni sono importanti tanto quanto quelli altrui, è un passo molto importante per lui, che si è sempre sentito bene solo a mettere i suoi affetti al primo posto. Tommaso deve superare quella sensazione iniziale di non meritarsi di darsi spazio, deve perseverare, anche se una parte di lui gli dice che potrebbe perdere chi ama se non li accontenta. Questa parte iniziale, molto ardua per l’imprenditore, vede anche la partecipazione della moglie. Anna parteciperà solo ad alcune sedute, in cui Tommaso le spiegherà, con il mio aiuto, cosa lui provi quando non può soddisfare le sue richieste. Anna, che non aveva idea della sofferenza del marito, accoglie le sue emozioni, ma di contro si sente tradita per quello che lui le aveva promesso e poi non è riuscito a mantenere, decide così di iniziare anche lei un percorso di psicoterapia con una collega.

Nel lavoro su di sé Tommaso apprende ad essere maggiormente assertivo, impara a sacrificarsi per gestire un’azienda e le persone che ne fanno parte e ad avere fiducia in sé stesso e a non farsi influenzare dagli altri.

Imparare a capire se stessi

Durante questi mesi Anna e Tommaso si rendono conto che la loro vita sempre così eccitante e lussuosa, aveva coperto una mancanza di vero sentimento reciproco. Anna vorrebbe sentirsi protetta come prima, infatti, pur acquisendo consapevolezza che la sua partecipazione, anche economica, vada nella direzione di un maggior potere all’interno della coppia, non si sente a suo agio a ricoprire un ruolo che non sente suo. Tommaso, di contro, si è reso conto di non voler essere l’unico responsabile nella coppia e che ricerca una parità e una comunione di intenti e di gestione. La coppia si lascerà di comune accordo e, grazie al lavoro psicoterapeutico individuale di ognuno di loro, gestiranno bene anche la comunicazione ai figli e tutto il processo di separazione. Anna e Tommaso troveranno degli altri compagni con cui condividere vita e valori, ma, entrambi maggiormente consapevoli e maturi, continueranno ad avere una relazione amicale e di reciproco sostegno nell’educazione dei figli.

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