Assicurazione obbligatoria per veicoli fermi: le nuove regole

Hai un veicolo storico in garage che usi solo due volte l’anno? Attenzione! Ci sono novità che riguardano la polizza RC Auto che devi sapere.

Tempo di lettura: 3 minuti

Federica Baraldi
Federica Baraldi

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Money coach di Rame ed esperta del mondo assicurativo.

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Una nuova regola, emanata a seguito di una direttiva europea del 2019, sta cambiando il gioco: l’assicurazione per la responsabilità civile è ora obbligatoria anche per i veicoli fermi.

Ma cosa significa davvero e come influisce sulla tua vita quotidiana? Vediamolo insieme.

La normativa

La direttiva europea del 2019 ha trovato attuazione in Italia con il decreto legislativo 184/2023, che ha modificato il Codice delle assicurazioni private. La motivazione di base è chiara: l’assicurazione per la responsabilità civile è necessaria, anche quando il veicolo è fermo. L’obbligo si applica a tutti i veicoli a motore, indipendentemente dalle caratteristiche.

Deroghe ed eccezioni

Ma come sempre, le leggi hanno le loro eccezioni. Eccole qui:

  • Veicoli ritirati dalla circolazione: la legge prevede l’esenzione per i veicoli formalmente ritirati dalla circolazione, deve però essere effettuata richiesta di cancellazione dal Pra.
  • Uso vietato: i proprietari di veicoli il cui uso è vietato, temporaneamente o permanentemente, sono esentati. Ciò include veicoli sequestrati o sottoposti a fermo amministrativo.
  • Veicoli non idonei all’uso: veicoli non idonei all’uso come mezzi di trasporto, auto senza motore o ridotte a rottami, sono anch’essi esentati.

Sospensione dell’assicurazione: una procedura semplificata e flessibile

La sospensione temporanea dell’assicurazione per i veicoli è ancora possibile. A differenza del passato, non è più necessario restituire la carta verde (che, tra l’altro, non esiste più). Un aspetto positivo di questa novità è che non ci sono limiti al numero di sospensioni che si possono effettuare. È importante sottolineare che la durata massima della sospensione è di 10 mesi, ma questi mesi possono essere cumulati in diverse pause, senza la necessità di effettuarle in modo consecutivo. Per i veicoli storici, che comprendono sia autovetture che motocicli, la buona notizia è che la sospensione è prorogata fino a 11 mesi. Un altro vantaggio di questo nuovo sistema è l’assenza di periodi minimi di sospensione. In altre parole, non è richiesto un periodo minimo durante il quale il veicolo deve rimanere inattivo. Quando si decide di riattivare l’assicurazione, la scadenza della polizza sarà automaticamente prorogata.

L’emendamento di febbraio e il posticipo

Con un emendamento presentato a febbraio, si prevede che l’obbligo assicurativo per i veicoli in aree private possa essere posticipato almeno fino al 30 giugno 2024. Il governo ha risposto alle richieste di associazioni come Confcommercio Mobilità, Federmotorizzazione, Assocamp e Federacma, dimostrando una flessibilità nella procedura normativa e di applicazione.

Contravvenzioni e sanzioni

Per quanto riguarda le sanzioni, al momento non è ancora definito con certezza il tipo di contravvenzione e il relativo ammontare. Tuttavia, chi circola senza assicurazione potrebbe affrontare una contravvenzione compresa tra 866 e 3.464 euro, con la possibilità di perdere 5 punti sulla patente di guida.

Non ci resta che attendere per scoprire e analizzare le future novità… se ci saranno!

Questa nuova normativa scombussola le tue abitudini?

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