I bonus casa 2025 spiegati bene
Ultima occasione per chi ha intenzione di ristrutturare o effettuare interventi sulla propria abitazione. La legge di bilancio 2025 prosegue, e anzi accelera, il progressivo ridimensionamento dei bonus casa. La prima novità è che già da quest’anno non sarà più possibile usufruire delle detrazioni fiscali per l’acquisto di alcune caldaie e per i lavori relativi alle aree verdi. Analizziamo insieme cosa cambierà per gli altri incentivi.
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di Giorgia Salardi
Commercialista e divulgatrice sui social network con Fisco ci capisco.
Ultima chiamata per chi ha in programma lavori di ristrutturazione o altri interventi sulla propria abitazione. Con la legge di bilancio 2025 continua, anzi si è rinforzata la “cura dimagrante” sui bonus casa. La prima novità è che già da quest’anno dobbiamo dire addio alle detrazioni fiscali sull’acquisto di alcune caldaie e lavori in aree verdi. Vediamo cosa succede al resto.
Le ristrutturazioni
Cominciamo con il bonus ristrutturazioni. La percentuale sulla spesa che potrà essere portata in detrazione nel 2025 resta al 50% in dieci anni, su un massimo di 96.000 euro. Poniamo dunque che io avvii e concluda lavori per 50.000 euro, potrò detrarre dall’Irpef 25.000 euro, spalmato in dieci rate mensili: 2.500 all’anno. Attenzione, però, l’agevolazione resta solo se l’intervento riguarda l’abitazione principale, cioè la casa di residenza, e solo se si è proprietari o se si ha un diritto reale di godimento, si è cioè usufruttuari. Restano fuori i comodatari e affittuari, che, come tutti gli altri, potranno usufruire invece di un bonus fiscale più ridotto, al 36% (sempre su un massimale di spesa di 96.000 euro). Per il 2026 e 2027 la percentuale scenderà al 36% per le case di abitazione principale, mentre per gli altri immobili abitativi si passerà al 30%. Chi avvia i lavori quest’anno, di conseguenza, per godere di un’aliquota più alta dovrà cercare di saldare il conto entro 2025, perché in questi casi vale il principio di cassa.
Mobili ed elettrodomestici
Resiste per il 2025 anche il bonus mobili. Chi avvia lavori di ristrutturazione, o li ha avviati nel 2024 potrà godere della detrazione fiscale del 50% sull’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, se destinati all’immobile oggetto di ristrutturazione, con un limite di spesa detraibile di 5.000 euro. Qui la guida aggiornata dell’Agenzia delle entrate.
L’ecobonus
Anche gli interventi di efficienza energetica dell’abitazione e per la messa in sicurezza degli edifici subiranno lo stesso trattamento: riduzione al 36% da quest’anno, e poi dal 2026 al 30%. Fanno eccezione la casa di abitazione principale di proprietà o usufrutto, le cui spese restano detraibili al 50%, per calare poi al 36% nel 2026 e 2027. Anche in questo caso lo sconto fiscale è frazionato in dieci rate annuali. Restano esclusi dagli interventi le caldaie a combustibile fossile, anche se efficienti. Per ottenere la detrazione, coloro che sono in procinto di cambiare l’impianto di riscaldamento dovranno vertere sulle pompe di calore o altri sistemi efficienti. Quanto al Superecobonus, che già era calato al 65%, la misura sopravvive solo per i condomini che hanno avviato i lavori prima del 15 ottobre 2024.
Il bonus barriere architettoniche nel 2025
Resta invece invariato il bonus barriere architettoniche, per i lavori di installazione di ascensori e montacarichi. La stretta sugli interventi ammessi era avvenuta già nel 2024. Per questo tipo di lavori si può ancora usufruire di una detrazione del 75% da spalmare in 5 anni, ma senza più la possibilità di ottenere lo sconto in fattura.