Bonifici istantanei gratis: ecco cosa cambia per i cittadini
Da gennaio 2025, i trasferimenti di denaro in tempo reale hanno un costo equiparabile a quello dei bonifici tradizionali. Questa novità potrebbe incentivare un utilizzo più ampio e frequente di questi strumenti; tuttavia, con l’aumento delle operazioni istantanee, crescono anche le preoccupazioni legate alla sicurezza e agli errori. Gli esperti avvertono: i pagamenti in tempo reale non offrono la possibilità di rettificare eventuali sbagli con la stessa facilità dei trasferimenti ordinari. Per questo, sarà fondamentale prestare maggiore attenzione. Ecco qualche accortezza per non sbagliare.
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Maria S. ha evitato per un soffio di perdere 5.000 euro. La scorsa settimana, quando ha ricevuto quella che sembrava una telefonata dalla sua banca che la avvertiva di movimenti sospetti sul conto, ha seguito le istruzioni e fatto un bonifico “di sicurezza”. Per sua fortuna, ha scelto quello ordinario: 24 ore dopo, quando ha capito di essere stata vittima di una truffa, la sua banca è riuscita a bloccare l’operazione.
Casi come quello di Maria potrebbero moltiplicarsi nei prossimi mesi. Dal 9 gennaio 2025, infatti, scompare la barriera dei costi extra sui bonifici istantanei: il regolamento Ue 2024/886 obbliga le banche ad applicare le stesse tariffe dei trasferimenti ordinari, eliminando le commissioni aggiuntive che oggi arrivano fino a 2-3 euro. Tuttavia, la velocità che rende così utili i bonifici istantanei (introdotti per la prima volta in Italia nel novembre 2017) potrebbe trasformarsi in un’arma a doppio taglio. Non si tratta di demonizzare uno strumento che, come sottolinea la Banca d’Italia, rappresenta un’innovazione importante per cittadini e imprese. Ma con la riduzione dei costi, il loro utilizzo è destinato ad aumentare, e con esso i rischi per i risparmiatori meno attenti.
Come cambia il servizio
L’adeguamento delle banche avverrà in due fasi. La prima scadenza è il 9 gennaio: da quel giorno tutte le banche europee dovranno consentire ai propri correntisti di ricevere bonifici istantanei senza costi aggiuntivi. Il secondo passaggio scatterà il 9 ottobre, quando gli istituti di credito saranno obbligati non solo a ricevere ma anche a offrire il servizio a tutti i clienti. Come spiega la Banca d’Italia, i bonifici istantanei potranno essere utilizzati per qualsiasi pagamento, dalle multe ai bolli, dagli acquisti nei negozi alle tasse comunali. Un servizio che ha un costo per le banche: «A tendere, nei prossimi due anni», spiega Federico Rajola, direttore del Cetif al Sole 24 Ore, «stimiamo una spesa tra i 15 e i 30 centesimi per operazione» contro gli attuali 35-40 centesimi.
La transizione non sarà immediata per tutti. Gli istituti di moneta elettronica (Imel) e gli istituti di pagamento (Ip) avranno tempo fino al 2027 per adeguarsi. Nel frattempo, come riporta il Sole 24 Ore, le banche dovranno mantenere operative entrambe le infrastrutture, quella per i bonifici ordinari e quella per gli istantanei, con sistemi disponibili 24 ore su 24, sette giorni su sette.
I vantaggi per cittadini e imprese
I bonifici istantanei rappresentano un salto di qualità nei pagamenti digitali. Come evidenzia la Banca d’Italia, il servizio permette di trasferire denaro in qualsiasi momento, anche durante i weekend e i festivi, con accredito immediato sul conto del beneficiario. Per le imprese, questo significa poter gestire meglio la liquidità e ridurre i tempi di incasso. La novità più rilevante riguarda i pagamenti verso la pubblica amministrazione: sarà possibile utilizzare i bonifici istantanei per pagare multe, bollettini di mensa scolastica e bolli, anche quando si ricorda all’ultimo momento, persino durante il weekend. Un’alternativa in più rispetto al sistema PagoPA. I costi più bassi potrebbero rivoluzionare anche il commercio. Wall Street Italia sottolinea come i bonifici istantanei possano sostituire parte dei pagamenti in contanti e degli assegni, offrendo ai negozianti la sicurezza dell’accredito immediato senza le commissioni delle carte di credito.
Le protezioni in arrivo
Attualmente i bonifici istantanei in Italia sono circa il 10% della massa totale di bonifici effettuati, spiega il Sole 24Ore. Un volume destinato ad aumentare con l’azzeramento delle commissioni. Il legislatore europeo, consapevole dei rischi legati alla maggiore diffusione dei bonifici istantanei, ha affiancato all’eliminazione dei costi un nuovo sistema di protezioni. L’obiettivo è chiaro: rendere più accessibile il servizio senza abbassare la guardia sulla sicurezza. Per potenziare la sicurezza, dal 9 ottobre 2025 diventerà obbligatorio il sistema di “verifica del beneficiario”, una delle misure chiave del regolamento Ue 2024/886. Prima di autorizzare un bonifico istantaneo, la banca controllerà automaticamente che il nome del destinatario corrisponda all’Iban indicato. Come spiega la Banca d’Italia, se l’abbinamento non risulta già presente nell’anagrafica della banca del beneficiario, il pagamento verrà bloccato. Un sistema che funzionerà non solo per i bonifici nazionali ma anche per quelli verso altri Stati membri dell’Ue.
Sul fronte della prevenzione, le banche stanno sviluppando sistemi avanzati basati sull’intelligenza artificiale. «È una black list degli Iban», dice al Sole 24 Ore Federico Rajola. «Quando ci sono frodi ai correntisti, l’Iban viene utilizzato più volte e sopravvive alcuni giorni. Ogni banca avrà questa “lista nera” che dovrà essere aggiornata continuamente». Un database condiviso che permetterà di bloccare in tempo reale qualsiasi tentativo di bonifico verso conti segnalati come sospetti, anche se provenienti da altre banche dell’Unione europea.
Inoltre, come spiega la Banca d’Italia, gli istituti dovranno implementare un pacchetto completo di misure preventive. Tra le novità più rilevanti, l’obbligo di inviare notifiche immediate per ogni operazione, sia in entrata che in uscita, e la possibilità per i clienti di impostare limiti personalizzati giornalieri e mensili, proprio come avviene per le carte di pagamento. Gli istituti dovranno anche fornire un’interfaccia chiara che evidenzi i rischi prima di ogni bonifico istantaneo e permetta di scegliere consapevolmente tra la modalità istantanea e quella ordinaria.
I rischi da conoscere
I criminali informatici hanno affinato diverse tecniche per truffare i correntisti, vediamo le più popolari. La più diffusa è sicuramente lo “spoofing”, che rappresenta il 15% delle truffe bancarie. In questo caso i truffatori mascherano il proprio numero telefonico facendolo apparire identico a quello della banca. «Per difendersi», sottolinea la Banca d’Italia, «è essenziale ricordare che nessun istituto richiede mai le credenziali per telefono».
La seconda minaccia è il “phishing evoluto”: i criminali inviano e-mail o SMS con link che rimandano a siti clone delle banche. «Mai cliccare su link ricevuti via mail o sms», avverte la Banca d’Italia. Una volta carpiti i dati di accesso, i truffatori effettuano bonifici istantanei che, come abbiamo spiegato, a differenza di quelli ordinari non possono essere bloccati nelle 24 ore successive.
La terza tecnica, nota come “money mule”, è particolarmente subdola. Questa consiste nel convincere i titolari di conti bancari, spesso ignari dei rischi, a trasferire denaro per loro, promettendo guadagni facili o vantaggi economici. Le vittime vengono reclutate tramite annunci di lavoro fasulli su siti web, social media, email o SMS. I messaggi possono offrire compensi elevati in cambio di operazioni come ricevere temporaneamente denaro sul proprio conto o trasferirlo verso conti esteri. Con i bonifici istantanei, i fondi possono transitare attraverso diversi conti in pochi minuti, rendendo quasi impossibile rintracciarne l’origine. Inoltre, la situazione è aggravata dal fatto che «per recuperare il denaro sottratto è necessario il consenso del destinatario, anche quando la frode è evidente».