Come ci si orienta tra tutte le criptovalute esistenti?

Dopo la creazione di Bitcoin nel 2008, è nato un vero e proprio mercato crypto che conta oggi oltre 10.000 monete, tra progetti che sono falliti o che erano scam (truffe) e quelli che, invece, sono stati delle vere opportunità. Ma andiamo con ordine, come si è evoluto il mercato crypto e i progetti che ne fanno parte?  

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Sono una giornalista investigativa di valuta digitale ed esperta di marketing. Ho iniziato a lavorare nel fintech nel 2014, dopo essermi laureata all’Università di Roma con una tesi su Bitcoin. Ho cofondato e dirigo il magazine online The Cryptonomist.

Foto di Adam Nowakowski

Le crypto storiche come Litecoin del 2011, Ripple del 2013, Monero del 2014, ed Ethereum del 2015, sono state fin da subito progetti con una propria blockchain che proponevano versioni “diversificate” della blockchain di Bitcoin.

Litecoin (LTC) si è definita l’argento digitale, da utilizzare come alternativa a Bitcoin quando la rete era congestionata e le fee di transazione (il costo che gli utenti pagano ai miner perché portino a termine la transazione) divenivano troppo elevate. Monero (XMR), invece, è la crypto della privacy per eccellenza, mentre Ripple (XRP) è da sempre considerata come la crypto dei frontalieri, perché permette transazioni tra valute diverse, aggirando il dollaro.

In particolare, con Ethereum (ETH), si è dato inizio anche ad altre nicchie di mercato che utilizzano la Blockchain e di cui parleremo prossimamente: i primi progetti della Finanza Decentralizzata (o DeFi) o dei collezionabili (NFT) fino ad arrivare al Play-to-Earn e Metaverso.

Queste nicchie colorano oggi l’intero mercato crypto di progetti che, in alcuni casi, hanno regalato tante opportunità di guadagno agli “early-investor”, gli investitori della prima ora, mentre in altri, anche forti perdite.

In generale, i periodi in cui sono stati lanciati tanti progetti diventati “fumo” perché non sostenibili o, progetti “fumo” già dalla loro nascita in quanto scam, sono stati i periodi di “bolla”. 

Ad esempio, subito dopo il primo ATH – All Time High o massimo storico di Bitcoin che toccava i 20.000$ di dicembre 2017, c’è stata la bolla delle ICO o Initial Coin Offering che altro non era che una sorta di crypto-crowdfunding dei progetti che ottenevano finanziamenti in cambio del loro token. Un mix di progetti super innovativi che in alcuni casi, purtroppo, erano solo dei PDF, senza dietro una reale azienda, pronti a truffare gli investitori.

Più di recente, invece, nel 2021 c’è stata la bolla degli NFT, che ha dato il via alla compravendita di Non-Fungible Token, introducendo collezioni che ora vengono scambiate per cifre da capogiro.

Nello stesso tempo, però, sono tanti anche i progetti-opportunità che invece cavalcano una loro roadmap di crescita e sviluppo, che trovano il loro mercato di riferimento e conquistano la community grazie a un reale innovazione e progresso.

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