Caro Rame, come faccio a farmi pagare in tempo?

Una strategia sempre utile è offrire alla controparte un’alternativa win-win. Che dimostra grande proattività e professionalità.

Tempo di lettura: 3 minuti

Stefania Baita
Stefania Baita

di

Life & career coach, esperta di gestione del tempo ed equilibrio vita-lavoro. Su Rame risponde alle vostre domande sui comportamenti legati alla gestione dei soldi.

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Foto di Brooke Cagle

La domanda

Ciao, sono Elena e ho vent’anni. Studio all’università e sono appassionata di montagna. Da un anno ho una collaborazione fissa (come web editor) e saltuaria (scrivo articoli) con una rivista del settore. Dovrei ricevere 200 euro al mese per la parte fissa, ma c’è un piccolo problema: i soldi arrivano sempre con mesi di ritardo.

Come ho detto, ho vent’anni, e per me non è facile parlare di soldi con persone che hanno trent’anni più di me. La maggior parte dei miei coetanei lavora come rider o cameriere, io ho un lavoro che mi piace e con qualche prospettiva, mi lamento per qualche settimana di ritardo?

Le difficoltà arrivano anche quando devo chiedere un compenso a parte per un articolo: me lo merito? Davvero quello che scrivo è abbastanza interessante da ricevere un compenso, anche se sono giovane? Non dovrei fare un po’ di gavetta lavorando gratis? Come faccio a chiedere soldi in modo da non sembrare pesante?
Sarebbe bello ricevere qualche consiglio in merito a questo argomento. Grazie e a presto!

Cara Elena,

sono sicura che quello che ci chiedi è simile a ciò che si chiedono anche molti altri amici di Rame!

Le tue domande ci ricordano una delle tante funzioni del denaro: quella di riflettere il valore di ciò che offriamo (spesso non succede, ma questo è un altro discorso).

Voglio partire col ricordare – a te e a tutti noi – che i rapporti di lavoro rappresentano una prestazione svolta in cambio di una remunerazione monetaria. Quando non è prevista una remunerazione monetaria, questo viene stabilito all’inizio del rapporto, e se accettiamo questa condizione è perché riteniamo di ricevere in cambio qualcos’altro di valore: un’esperienza lavorativa importante per noi, una forma di pubblicità, ma anche il senso di pienezza che ci viene per esempio dal volontariato.

Passiamo adesso al cuore della tua domanda: quello che scrivi è interessante abbastanza da meritare un riconoscimento economico, soprattutto vista la tua età? La risposta è semplicemente SÌ, per le ragioni che ho spiegato sopra. La dimostrazione di questo SÌ è anche il fatto che la rivista per la quale scrivi già ti sta pagando per il tuo lavoro di web editor, perché non dovrebbe farlo per i tuoi articoli saltuari?

La risposta è SÌ anche se tu hai 20 anni, perché quello che tu offri riflette le conoscenze e le esperienze che hai accumulato fino a questo punto.

E la risposta è SÌ anche se i tuoi coetanei guadagnano meno e/o fanno lavori con meno prospettive, perché… tu sei tu e questo è quello che hai da offrire.

Per quanto riguarda i ritardi nei pagamenti, anche questo dovrebbe rientrare in una contrattazione iniziale. Se non lo hai fatto, nulla vieta di chiedere chiarimenti in un secondo momento. L’urgenza con cui affrontare il tema dipende da te: si tratta di una questione di principio (valida) o questo ritardo ti crea difficoltà nel “far quadrare i conti” a fine mese?

Ti dò una strategia che è sempre utile quando vogliamo cambiare qualcosa: offrire alla controparte un’alternativa win-win. Nel tuo caso, potresti pensare di vendere i tuoi articoli saltuari come pacchetto (1 articolo costa X, 10 articoli costano meno di 10X). E potresti collegare questo pacchetto a condizioni specifiche di pagamento (come e quando essere pagata). Offrire un’alternativa win-win dimostra grande proattività e professionalità.

Buon lavoro Elena!

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