Come faccio a ottenere il bonus di 200 euro?
Ecco le condizioni richieste a professionisti e lavoratori autonomi per poter fruire di quest’indennità.
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di Giorgia Salardi
Commercialista e divulgatrice sui social network con Fisco ci capisco.
A brevissimo dovrebbe essere possibile richiedere gli ormai famosissimi 200 euro anche da parte di lavoratori autonomi (commercianti e artigiani), professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS (gestione separata) e professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al DLgs. 509/94 e al DLgs. 103/96 (quindi le casse di previdenza “private”, quali ad esempio, INARCASSA per ingegneri ed architetti o Cassa forense per gli avvocati).
Analizziamo ora le condizioni richieste dalla normativa per poter fruire di quest’indennità.
La prima regola è non averla percepita! Che può sembrare banale, ma così non è. Il caso è quello di una persona con un rapporto di lavoro dipendente e contemporaneamente una Partita Iva: in questo caso, se il soggetto ha già percepito l’importo di 200 euro in qualità di lavoratore dipendente avendone le caratteristiche, non ne potrà fruire una seconda volta in qualità di lavoratore autonomo. Stessa cosa per i pensionati, che anche se in possesso di Partita Iva: qualora abbiano già ricevuto l’importo di 200 euro, non potranno più richiederlo.
Seconda condizione è avere un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro. Nel conteggio non andranno indicati il Trattamento di fine rapporto e gli arretrati percepiti nel 2021 e assoggettati a tassazione separata, mentre andranno aggiunte altre tipologie di reddito. Se per esempio l’attività professionale porta a un reddito di euro 33mila euro, ai quali si aggiungono euro 8mila di di affitti percepiti per un immobile di proprietà, ecco che si è fuori dalla possibilità di richiedere i 200 euro.
È poi necessario che alla data del 18 maggio 2022 la Partita Iva fosse già attiva e il soggetto risultasse iscritto all’ente di previdenza collegato a quel tipo di attività esercitata (INPS o casse di previdenza private). Ed è altresì necessario che sempre entro il 18 maggio 2022, sia stato effettuato almeno un versamento, totale o parziale per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità (tale requisito non si applica ai contribuenti per i quali non risultano scadenze ordinarie di pagamento entro la data del 18 maggio 2022).
Vediamo ora come fare per inoltrare l’istanza: non lo sappiamo! O meglio, sappiamo che a giorni verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale il provvedimento attuativo, che a partire dal secondo giorno dalla sua pubblicazione sarà operativo (e quindi verosimilmente intorno al 20 settembre) e fortunatamente sappiamo che le risorse “dovrebbero” essere sufficienti a evadere tutte le richieste e di conseguenza sembrerebbe scongiurato il rischio di un “click-day”. Sarà possibile inoltrare la domanda fino alla scadenza del 30 novembre e ti suggerisco di dotarti di SPID al fine di essere pronto in autonomia all’invio tempestivo della domanda al tuo ente previdenziale (INPS o Cassa di previdenza privata).