Come funziona il congedo matrimoniale

Settembre è un mese solitamente pieno di matrimoni, vediamo allora insieme come gli sposi possono rilassarsi e stare insieme.

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Foto di Євгенія Височина

Il congedo matrimoniale è un periodo di assenza retribuita concesso al lavoratore in occasione del matrimonio o dell’unione civile istituito proprio per proteggere il “tempo” dopo il matrimonio. Dura 15 giorni consecutivi di calendario a partire dal giorno della cerimonia religiosa o civile. Il lavoratore può chiedere di aggiungere a valle del congedo anche delle ferie e sarà discrezione del datore di lavoro concederle.

E se la cerimonia civile e religiosa avvengono in due momenti differenti si avrà diritto a doppio congedo?

Purtroppo la risposta è no. Se ne avrà diritto solo in occasione di una delle due cerimonie.

Però… Il congedo matrimoniale spetta tutte le volte che il dipendente contrae matrimonio quindi anche più di una volta nella vita lavorativa!

Ma come si richiede il congedo matrimoniale?

Durante questa assenza viene corrisposta l’intera retribuzione di cui il lavoratore ha diritto, tale retribuzione è a carico del datore di lavoro nel caso di impiegati e quadri mentre gli operai delle aziende industriali e artigiane dovranno richiedere l’assegno per congedo matrimoniale direttamente all’Inps. La richiesta può essere inoltrata tramite Patronato o direttamente nella propria area riservata nel sito dell’inps. Il lavoratore deve richiedere il congedo con un congruo anticipo rispetto alla celebrazione del matrimonio e deve fornire al datore di lavoro il certificato entro 60 giorni dalla cerimonia. Qualora per cause strettamente produttive il datore di lavoro non possa concedere il congedo subito dopo il matrimonio dovrà comunque permettere l’assenza entro i successivi 30 giorni.

Come funziona per la pensione?

I periodi di congedo matrimoniale sono coperti da contribuzione intera ai fini pensionistici.

I professionisti e i titolari di partita iva hanno diritto al congedo matrimoniale?

I professionisti iscritti a casse di previdenza solitamente possono richiedere un assegno alla propria cassa in occasione del matrimonio ma questa erogazione non è legata all’effettiva sospensione dell’attività lavorativa.

Per i freelance non iscritti a casse professionali ad oggi non è prevista nessuna erogazione in occasione del matrimonio.

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