Risparmiare con il pet-sharing
Secondo i dati Eurispes sono 65 milioni gli animali che popolano le case degli italiani. Una voce di spesa che cresce sempre di più e di cui è importante tener conto quando si decide di adottarne uno.
Tempo di lettura: 4 minuti
di Annalisa Piersigilli
Giornalista freelance e content writer
Secondo i dati Eurispes, sono 65 milioni i pet che popolano le case degli italiani, contando non solo quelli a quattro zampe, ma anche uccelli, galline, pesci e piccoli mammiferi, come i criceti. Un numero che cresce di anno in anno, perché avere un animale in casa e prendersene cura è una garanzia di benessere emotivo, ma anche di numerose spese, fisse e variabili, a cui non si può rinunciare. Ed è importante tenere conto di questo budget se si decide di adottarne uno, senza lasciarsi trasportare troppo dall’entusiasmo.
Quanto spendiamo per gli animali
Per l’alimentazione e la cura degli animali si spendono tra i 30 e i 100 euro al mese e Coldiretti stima un incremento dei prezzi del +9,4% rispetto al 2022. Forse per questo motivo, da qualche anno ormai, negli Stati Uniti si è già arrivati a una situazione un po’ estrema: due proprietari per un solo cane o un gatto, che viene così gestito in condivisione, dalle passeggiate alle spese per le scatolette, i vaccini e le visite dal veterinario. Un modo per trarre tutti i vantaggi dell’avere un animale domestico, ma a metà prezzo. All’estero tra le app più usate per mettere in contatto le persone interessate ci sono Borrow my doggy e Dogshare. In Italia, l’idea di condividere un animale non ha per ora preso piede, ma si fa più affidamento alla community locale di amanti e proprietari di pet per chiedere e scambiarsi aiuto, all’insegna del risparmio.
Come risparmiare sulle pensioni per cani e gatti
Uno dei problemi più frequenti tra proprietari è: a chi lascio il mio cane o gatto quando parto per un weekend o un viaggio più lungo? Asili e pensioni per animali non sono economici, e la famiglia o gli amici non riescono sempre a collaborare. Qui ci vengono in aiuto i siti di house sitting, come Trusted House Sitters, il più famoso nel mondo che nasce in Inghilterra, oppure Mind my house. Nel primo c’è una quota d’iscrizione, nel secondo no. In entrambe, si può contattare un amante degli animali disponibile a soggiornare gratuitamente in casa in compagnia di un pet, seguendo tutte le indicazioni necessarie, lasciate dal padrone, per prendersene cura al meglio. Anche il portale di scambio case Home Exchange, che coinvolge 133 Paesi, ti offre la possibilità di selezionare abitazioni di proprietari che hanno già un animale, così, oltre all’esperienza di alloggiarci gratis, ci si scambia anche il favore di accudire il pet che ci vive.
Come risparmiare sul dog sitter
Portare a spasso un cane è un’attività antistress, e lo sa bene chi ha avuto la fortuna e la possibilità di poter averne uno. Per questo scambiarsi favori tra proprietari e amanti degli animali è più facile. Ti presto Fido è una community, nata in Francia nel 2017 e ora anche in Italia, che nasce per mettere in contatto proprietari di cani con chi vorrebbe averne uno, ma per vari motivi (economici, ma anche spazi piccoli o famigliari con allergie) non può tenerlo. È un servizio gratuito, è disponibile online o come app ed è un modo per porre un argine anche al fenomeno degli abbandoni. Prevede anche assicurazione danni e assistenza veterinaria 24 ore su 24. Un’altra soluzione per risparmiare sul dog sitting può essere portare il cane in ufficio, dove è possibile. Purtroppo, però solo in una azienda italiana su 10 è permesso, secondo i risultati una indagine condotta da SWG e commissionata dal Gruppo Mars. Tutto questo, nonostante 1 persona su 3, tra chi non possiede un cane, sarebbe felice di godere della presenza di pet in ufficio (33%), e anche chi inizialmente si è dichiarato contrario (34%) sarebbe disposto a cambiare idea qualora i cani avessero dei chiari spazi a cui accedere (32%), fossero vaccinati (14%), o l’azienda prevedesse delle policy di regolamentazione (12%).
Come farlo accoppiare
Lo chiamano il Tinder per gli amici a quattro zampe: Meetmypet è un’app dove puoi inserire il profilo del tuo animale, con tanto di fotografie e una descrizione delle sue caratteristiche, e cercare il “partner” ideale per l’accoppiamento. Ci trovi sia privati sia allevatori. In più, chi entra a far parte della community riceve anche sconti e promo riservate.