Cosa sono i Bitcoin, spiegato con una pizza da 400 milioni di dollari
Il Bitcoin Pizza Day ricorda il 22 maggio di 12 anni fa, la prima volta in cui il Bitcoin è stato utilizzato per acquistare beni fisici, due pizze per l’esattezza, al prezzo di 10.000 Bitcoin, che oggi valgono 400 milioni di dollari.
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di Amelia Tomasicchio
Sono una giornalista investigativa di valuta digitale ed esperta di marketing. Ho iniziato a lavorare nel fintech nel 2014, dopo essermi laureata all’Università di Roma con una tesi su Bitcoin. Ho cofondato e dirigo il magazine online The Cryptonomist.
Buon Bitcoin Pizza Day! Se non sai di cosa si tratta, sei nel posto giusto.
Il Bitcoin Pizza Day ricorda il 22 maggio di 12 anni fa, la prima volta in cui il Bitcoin è stato utilizzato per acquistare beni fisici, due pizze per l’esattezza, al prezzo di 10.000 Bitcoin, che oggi valgono 400 milioni di dollari.
La cosa è ben strana, non tanto per il prezzo di quelle due pizze, ma per il fatto che il Bitcoin (BTC) è la prima criptovaluta, ovvero una moneta virtuale di cui non esiste una versione cartacea come le monete fiat (euro, dollari, sterline).
Era stata creata nel 2008, all’indomani del crollo in borsa dei Lehman Brothers e con loro del sistema finanziario globale, da Satoshi Nakamoto, uno pseudonimo dietro cui si nasconde uno o più hacker che sono ormai leggenda.
Il Bitcoin non viene emesso da nessuna Banca Centrale, ma esiste grazie a un gigantesco database distribuito su tanti computer, collegati tra loro, una sorta di registro pubblico delle transazioni: la famosa blockchain, quella che impedisce che gli stessi soldi vengano spesi due volte. Ogni transazione, generazione di nuove monete e distribuzione ai proprietari avviene per mezzo di un sistema crittografico, ovvero una conversione dei dati da un formato leggibile in un formato codificato, che traccia tutto, senza che le informazioni possano essere rubate o lette. Satoshi Nakamoto ha fissato una quota prestabilita e immodificabile di Bitcoin emettibili: 21 milioni.
Non essendo controllata da nessuna banca o governo questa valuta è completamente decentralizzata ed è impossibile da censurare.
Le criptovalute hanno conquistato il mondo non per la promessa di ricchezza facile, come in molti credono, ma per i valori che rappresentano:
- la trasparenza delle transazioni (tutti possono vedere i dati registrati sul libro mastro pubblico);
- la decentralizzazione (il sistema è peer-to-peer e cioè non prevede l’intervento di intermediari o enti centralizzati per elaborare le transazioni);
- la sicurezza da manipolazioni e corruzione dati (il funzionamento del sistema è basato sul protocollo di consenso a cui partecipano i nodi, e non da una persona fisica o ente centralizzato);
- l’efficienza delle transazioni (le Blockchain operano 24h/7 su tutto il globo, pertanto, le transazioni anche internazionali possono essere eseguite in ogni istante, senza attendere giorni per la conferma manuale dei sistemi tradizionali di banche o agenzie governative).
Dal 2008 ad oggi, Bitcoin ha ottenuto una crescita di adozione esplosiva: un continuo aumento della domanda che ha fatto schizzare il suo prezzo alle stelle. Al momento, il suo massimo storico è stato di quasi 65.000$, registrato nel novembre 2021. Nelle ultime settimane assistiamo a un crollo. Ma per capirne le dinamiche, ti rimando alla rubrica di settimana prossima.