Devo assicurare anche il mio pet?
Proprio come per noi umani, esistono vere e proprie polizze per i nostri animali. Ma sono veramente convenienti? Scopriamolo insieme.
Tempo di lettura: 4 minuti
di Federica Baraldi
Money coach di Rame ed esperta del mondo assicurativo.
Sapevi che esistono più animali domestici che persone in Italia? La pandemia ha influito notevolmente a far crescere il numero degli animali da compagnia, che oggi è stimato intorno ai 65 milioni (fonte Euromonitor). Tra gli animali più diffusi ovviamente ci sono cani&gatti. E, altra nozione importante da sapere, nonostante se ne sia dibattuto più volte negli anni, l’IVA sulle spese veterinarie è ancora ferma al 22%.
Probabilmente, se stai leggendo questo articolo, è perché hai un animale, quindi sai bene il costo annuo di mantenimento: gli animali oggigiorno sono dei veri e propri componenti della nostra famiglia e come essi gravano anche sul portafogli, ripagandoci però con un amore incondizionato.
È stimato che il costo medio di un animale si aggira dai 600 ai 2.000 euro annui, ovviamente tale cifra cambia in base a dimensione, età, razza, tipo di alimentazione e costi veterinari, per l’appunto.
Esistono polizze per gli animali domestici?
Proprio come le polizze sanitarie integrative per noi umani (di cui ho parlato qui), esistono vere e proprie polizze di rimborso spese per i nostri “piccoli” animali. Ma sono veramente convenienti? Scopriamolo insieme.
Le prime polizze a copertura di questo settore sono nate circa 5/6 anni fa e sono state le grandi compagnie a pubblicizzare con furore le nuove uscite, ad esempio Unipolsai ha ideato la polizza “C@ne&G@tto” oppure Allianz la sua polizza “PetCare”.
Poi, con un effetto domino, sono arrivate chi prima chi dopo, quasi tutte le compagnie assicurative e le banche.
Più recentemente anche a seguito dell’effetto boom post pandemico, sono nate pagine social dedicate alla vendita esclusiva di queste polizze, come ad esempio “baboop”, che vende le polizze di Vittoria assicurazioni (altro grande colosso assicurativo).
Come sono fatte queste polizze?
Quasi tutte le polizze sono composte da più sezioni, che si possono acquistare in modo separato oppure in pacchetto.
Una garanzia che tutte offrono è la RCT, ovvero la polizza di Responsabilità civile verso terzi, che serve per coprire i danni che il proprio animale può causare accidentalmente ad estranei.
Attenzione, di questa polizza molto utile abbiamo già parlato in modo approfondito qui: non esiste solo per gli animali e prima di stipularla verifica di non averla già!
Per quanto riguarda, invece, la garanzia rimborso spese veterinarie, di solito ci sono due possibilità: il pacchetto base e quello più esteso che comprende anche gli interventi chirurgici.
I massimali delle polizze sono buoni e quasi tutte offrono assistenza e primo intervento telefonico, oltre che supporto nella ricerca della clinica più vicina.
Un’altra garanzia facoltativa che spesso viene offerta è quella della tutela legale, che come dice appunto il nome fornisce l’avvocato a difesa di cause legali dovute a fatti compiuti dall’animale.
Che cosa “non” coprono invece?
La maggior parte di queste polizze ha delle esclusioni ben definite.
Da quelle più ovvie: l’animale, per essere assicurato, deve esse microchippato e regolarmente vaccinato.
A quelle più insidiose, come l’età dell’animale. Tendenzialmente vengono esclusi gli animali con un’età compresa o superiore ai 10 anni. Questo proprio perché le spese veterinarie crescono con il passare degli anni, come succede per noi umani.
Da quasi tutte le polizze, inoltre, vengono escluse la castrazione/sterilizzazione e tutto quello che riguarda l’igiene dentale.
Queste polizze tendenzialmente non comprendono neppure interventi e spese per problemi legati alla razza di provenienza dell’animale.
Ho un esempio che posso raccontarti in prima persona: il mio bassotto, poche settimane fa ha accusato un primo accenno di ernia. I bassotti per la loro conformità fisica sono soggetti altamente a rischio di ernie discali (1 bassotto su 2 ne soffre), questa informazione è nota e confermata dai testi veterinari. I costi che ho sostenuto per la diagnosi e successivamente per le cure sono veramente alti, tutti questi importi NON sono rimborsabili poiché come spiegavo prima, sono problemi specifici di questa razza.
Se Camillo, il mio amato cane, non fosse un bassotto, comunque NON avrei potuto ottenere il rimborso, perché tra le varie esclusioni che sovente si leggono ci sono proprio le ernie, i legamenti e le rotule.
Per concludere
Ti ricordo e mi raccomando anche questa volta, di leggere attentamente i fascicoli informativi.
Le informazioni che io raccolgo sono frutto di uno studio delle principali e più famose polizze assicurative presenti sul mercato, ma ovviamente è difficile conoscere tutte le polizze e le loro particolarità, pertanto è necessario che anche in questo caso, sia tu a leggere le condizioni di polizza per capire quale sia quella più adatta da stipulare o meno in base alle tue specifiche esigenze.
Se conosci una polizza sanitaria per gli animali con la quale ti sei trovat* bene, scrivici, ne saremo molto content*!!
Allo stesso modo, se ti è rimasto qualche dubbio sono a tua disposizione.