Emozioni e razionalità: per decidere sui soldi servono entrambe

Secondo lo psicologo Jonathan Haidt nella nostra mente abitano due personaggi, l’elefante e la guida. Abbiamo bisogno di entrambi.

Tempo di lettura: 4 minuti

Luciano Canova
Luciano Canova

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Economista e divulgatore scientifico, insegna Economia Comportamentale presso la Scuola Enrico Mattei.

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Foto di Joaquin Rivero

Hai mai visto degli elefanti in carica?

Gli elefanti sono animali grossi, potenti. E insomma, fa paura vedersi arrivare addosso un bel bestione. Lo psicologo dell’Università della Virginia Jonathan Haidt sviluppa una metafora molto potente che parte proprio da questa immagine.

Il cervello come organo del corpo è uno, mentre quando usiamo la parola mente abbiamo già qualche difficoltà in più a definire di che si parla: Haidt ci dice che in essa abitano due personaggi, uno è l’elefante e l’altro la guida.

L’elefante rappresenta il ruolo esercitato dalle nostre emozioni: quando partono in carica, come un pachiderma in corsa, è difficile fermarle.

Così, se cade un aereo il giorno prima che ci dobbiamo imbarcare per un weekend di relax, quasi di sicuro ci prenderà l’ansia nel salire le scalette che portano a bordo.

Se leggiamo le dichiarazioni di un leader che non ci piace e le cui idee troviamo detestabili, quasi di sicuro l’elefante che è in noi partirà in carica prima che riusciamo a valutare i contenuti di ciò che ha detto.

Se nel giorno del Black Friday, tempestati di cookies da ogni sito, dopo una giornata brutta al lavoro vediamo in offerta a ben 10 euro in meno quell’inutile tostapane che sforna le fette con l’immagine della Morte Nera, l’elefante degli acquisti compulsivi potrebbe portarci a decisioni affrettate.

Calma, però.

Haidt usa l’immagine dell’elefante perché si tratta, a differenza del rinoceronte grigio (altra immagine potente), di un animale addomesticabile. Governabile.

Ecco, dunque, il secondo personaggio della mente: la guida.

È il simbolo della nostra parte più cognitiva razionale: quella che dobbiamo attivare quando pianifichiamo scelte che riguardano il futuro, anche relativamente al budget dei soldi da spendere nei mesi a venire.

Elefante e guida sono insieme abitanti della nostra mente e insieme devono lavorare: non ha senso che uno prevalga sull’altro perché ognuno ha una funzione specifica.

Le emozioni servono eccome: rendono la nostra vita carica di senso ma hanno anche un contenuto informativo utile a farci agire.

La razionalità strategica è fondamentale per prendere decisioni informate e consapevoli.

Per questo il designer comportamentale (che può essere un politico, un datore di lavoro ma anche voi stess* quando cercate di organizzare lo spazio delle decisioni) ha il compito di tracciare il sentiero.

Il che significa arredare il contesto dei nostri stimoli informativi in modo da rendere più semplice imboccare una strada e, per la guida, governare l’elefante con serenità.

Mentre sei in fila all’Esselunga e, verificando la consistenza di un pomodoro, senti che alla radio minacciano la guerra nucleare, fai tre cose: scegli il pomodoro che preferisci, respira profondamente e fermati un attimo.

L’elefante in questo caso ti servirà a poco e, semmai, c’è bisogno che lo accompagni la guida.

Le notizie sono inevitabilmente sensazionalistiche e l’istinto a drammatizzare attiva il cavernicolo in noi pronto a scappare di fronte al primo segnale di pericolo.

Ma il segreto è appunto capire come far lavorare insieme elefante e guida, in primis non cedendo all’istinto della catastrofe.

Serve, anche di fronte ai problemi più gravi e maledettamente seri, trovare il modo di attivare la parte razionale.

Come?

Ognuno di noi ha un modo suo.

Fermandosi un attimo e sospendendo la lettura di notizie (il flusso continuo non fa bene, è come attaccarsi a una slot machine e l’addiction si sviluppa senza che ce ne rendiamo conto). Ricompensandosi con la canzone preferita, continuando a leggere il libro che ci sta coinvolgendo così tanto, dedicando qualche attenzione a nostra figlia o al nostro partner.

Sono consigli banali, lo so, ma è ciò che riempie di significato e presenza le nostre vite, restituendo un approccio alla realtà basato sui fatti.

Quanto ai soldi, questo è il momento di non prendere decisioni impulsive. Ormai ci sono tanti strumenti digitali che aiutano nella pianificazione: fissa obiettivi anche minimi di risparmio, attiva notifiche per ogni spesa, fatti consigliare e accetta con fiducia il bisogno di aiuto.

Una cosa è certa: il futuro è qualcosa da afferrare con coraggio e ogni barrito è bandito. Fatti riempire dalle emozioni e non travolgere da esse.

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