Giovanni, che era diventato tirchio all’improvviso - Rame

Giovanni, che era diventato tirchio all’improvviso

La nostra Elena Carbone ci porta dentro il suo studio per una seduta di coppia: Sara e Giovanni hanno dieci anni di differenza e stanno insieme da quattro. Dopo i primi due anni in cui si sono divertiti insieme facendo viaggi e riempiendo la casa di amici, ora sembra non essere rimasto più nulla di quel clima spensierato e felice. Il problema che fanno presente è forse uno dei cliché delle coppie con tanti anni di differenza: i loro ritmi di vita sono molto diversi tra loro e loro non riescono più a trovarsi. Grazie alla terapia stanno riuscendo ad affrontare i dubbi che li avevano portati ad allontanarsi, tra cui quelli legati ai soldi.

Tempo di lettura: 8 minuti

Elena Carbone
Elena Carbone

di

Psicologa e psicoterapeuta esperta in traumi. Con l’account Instagram La psicologa volante fa divulgazione sul rapporto tra psiche e soldi.

blank
Foto di John Schnobrich

Sento Sara e Giovanni discutere dallo studio: «Sei pazza se pensi che io ti mantenga senza che tu faccia nulla». Quando arrivo in sala d’aspetto vedo Sara: una ragazza sulla ventina bionda, vestita con jeans e t-shirt e Giovanni, sulla trentina, vestito di tutto punto, è in piedi, vicino a lei che le volta le spalle. Li faccio accomodare e mi faccio raccontare un po’ di loro. Hanno effettivamente dieci anni di differenza lei 22 e lui 32, lei studia lingue, lui lavora nell’azienda del padre. Sono insieme da 4 anni e abitano insieme da poco meno. Sara non è di Milano, viveva con una coinquilina, ma rimanendo da lui sempre più spesso si è infine trasferita definitivamente da Giovanni.

Il problema che mi fanno presente è forse uno dei cliché delle coppie con tanti anni di differenza: i loro ritmi di vita sono molto diversi tra loro e loro non riescono più a trovarsi.

Differenze inconciliabili

«Sta diventando un vecchio tirchio! Si compra le cose per lui e per me no. È vero che paga sempre lui, ma non è sano che io mi vesta nella grandi catene e lui in boutique. Io voglio un uomo che si occupi di me». La freschezza e la voglia di divertirsi di Sara è diventata nullafacenza per Giovanni e la solidità di lui è diventata pesantezza per lei. Dopo i primi due anni in cui si sono divertiti tanto insieme, facendo viaggi, riempiendo la casa di amici e facendo progetti di vita all’estero, ora sembra non essere rimasto più nulla di quel clima spensierato e felice: la voglia di fare tardi di lei e l’estrema attenzione al denaro di lui sembrano essere ostacoli invalicabili.

Le necessità di Sara

Nel colloquio individuale con Sara (faccio sempre dei colloqui individuali nella fase di anamnesi per lasciare i partner liberi di esprimersi) cerco di capire meglio cosa intenda con “tirchieria” di Giovanni. Mi spiega che, avendo lui più disponibilità economica, dato che lavora mentre lei studia ancora, ci sono delle cose che lui non approva e quindi non vengono fatte oppure lui spende tanto per sé, ma non per lei.

Indago meglio: Sara mi dice che la mantiene sua mamma, dato che studia ancora ma, con la sua sola entrata (dato che il padre da cui è separata non ha mai partecipato alle spese per i figli), non si può permettere di darle molto e questo inficia la sua vita di coppia. Nei primi due anni della loro relazione la differenza economica non si avvertiva perché Giovanni era appena entrato in azienda, aveva ancora uno stile di vita da studente e gli andava bene tutto ciò che organizzavano insieme. Negli ultimi due anni, invece, è diventato più ambizioso, ha iniziato a vestirsi facendosi fare i completi dal sarto, indossando solo scarpe costose e volendo andare a cena solo in posti molto belli, ma molto dispendiosi.

«All’inizio ero affascinata da questo nuovo stile di vita “da grande”, ma poi mi sono accorta dell’enorme differenza: lui critica i miei vestiti che definisce cheap, ma io non posso permettermi altro! Oltretutto inizia a chiedermi una partecipazione alle spese comuni, ma io studio ancora, non posso pagare spesa o bollette».

Le ambizioni di Giovanni

Giovanni, di contro, sembra essere frustrato dalla percezione che Sara non partecipi appieno alla vita domestica e alle responsabilità finanziarie. Il suo lavoro nell’azienda di famiglia gli ha dato una certa stabilità economica e un certo stile di vita che vuole mantenere, ma si sente sopraffatto dalle spese e dalle responsabilità di gestione della casa senza un adeguato coinvolgimento da parte di Sara.

«Fa la spesa e non guarda i prezzi, abbiamo pacchi di cibo che poi buttiamo, la trovo irresponsabile! È vero che le dico di partecipare alle spese anche se potrei occuparmene io, ma è per farle capire che i soldi non crescono sugli alberi! Lavoro dal mattino alla sera e quando torno lei non ha neanche tolto la tazza della colazione dal tavolo… mi sembra di vivere con una bambina non con una donna».

Entrambi sembrano aver perso di vista ciò che li ha attratti l’uno all’altro all’inizio della relazione e si stanno concentrando sui loro disagi e sulle insoddisfazioni attuali.

La percezione della coppia

Esaminando insieme le loro aspettative di coppie e sociali emerge quanto Sara non voglia fare la vita che ha fatto sua madre lavorando dalla mattina alla sera per darle tutto ciò che desiderava e invece sogni per sé una vita più agiata, senza lottare per una promozione e senza dover contare i soldi a fine mese. Giovanni invece è cresciuto in una famiglia in cui i ruoli erano ben definiti: il padre lavorava nell’azienda, che è sempre stata della famiglia paterna, mentre la madre si è sempre occupata dei figli e della casa e vorrebbe riproporre per sé questo tipo di situazione. Entrambi hanno portato con sé esperienze familiari e culturali che influenzano profondamente la loro visione della vita insieme.

Nel percorso psicoterapeutico imparano a comunicare in modo aperto e rispettoso le proprie esigenze e aspettative e questo offre loro la possibilità di scovare le motivazioni emotive che sottendono i comportamenti dell’altro partner, permettendo di rimanere aperti al dialogo e all’ascolto del dolore che si cela dietro a quei comportamenti che possono sembrare egoisti o pretenziosi. Attraverso il dialogo empatico ci si sente ascoltati e compresi ed è, infatti, più facile trovare compromessi e ridurre le tensioni.

A Sara, infatti, piace la visione di Giovanni per la loro vita insieme, ma fa fatica ad accettare di dover partecipare in modo attivo alla gestione della casa dato che il suo tempo è impegnato con lo studio e vorrebbe divertirsi come tutti i ragazzi della sua età. Giovanni, da parte sua, fa fatica a contenere il disagio che questo gli provoca, si sente frustrato e impotente e le urla che è matta a pensare di fare la mantenuta per sempre. Il nostro lavoro si fonda sul migliorare le capacità di entrambi di connettersi emotivamente, di supportarsi in modo reciproco, di costruire un modello nuovo per la propria coppia che vada aldilà delle storie di famiglia.

La cura: guardare oltre il proprio orizzonte

Settimana dopo settimana Giovanni e Sara cercano di diventare dei partner migliori puntando più sul trovare soluzioni creative e sostenibili che impuntandosi su pretesti e rigidità. La coppia trova un modo nuovo per funzionare: il passo avanti di uno corrisponde al passo avanti dell’altra anche se non era proprio il passo desiderato o atteso dal partner. Imparano a puntare meno il dito ai difetti dell’altro e a guardare di più cosa potrebbero modificare per essere partner migliori. Anche la tematica economica viene analizzata nello specifico e decidono, forse per la prima volta, di essere una coppia e non due individui che si frequentano. Decidono che ognuno si occuperà delle spese nella proporzione delle loro entrate quindi Giovanni continuerà a occuparsi della maggior parte degli oneri economici mentre Sara si occuperà di tutte quelle incombenze domestiche che possono alleggerire Giovanni.

Abbiamo riflettuto a lungo anche sulla tematica del potere in coppia e Sara ha deciso di accettare un lavoro di qualche ora a settimana per avere la possibilità di concedersi qualcosa di più e di non dipendere da Giovanni. Giovanni, sentendosi compreso e sostenuto, si è ammorbidito e ha ricominciato ad essere più disponibile sia nei confronti del divertimento sia nei confronti della gestione domestica.

Con tanto impegno e supporto reciproco, Giovanni e Sara stanno trovando un nuovo modo di guardare al futuro ricominciando a divertirsi insieme e a programmare con fiducia la loro vita comune.

Condividi