Gli ho lasciato gestire i miei soldi e ha perso tutto: potrò mai perdonarlo?

Quando Laura scopre che suo marito Daniele aveva investito tutte le loro risorse e le aveva perse, sente la terra franarle sotto i piedi.

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Elena Carbone
Elena Carbone

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Psicologa e psicoterapeuta esperta in traumi. Con l’account Instagram La psicologa volante fa divulgazione sul rapporto tra psiche e soldi.

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Foto di Anh Tuan

“Ho scoperto che mio marito ha perso tutti i nostri risparmi, non lo riconosco più, non so più cosa fare…”

Un modo diverso di tradire

Quando ricevo la mail di Laura capisco che lei sia devastata dal dolore, dallo sgomento e dalla situazione attuale che non sa come gestire e che dovremo lavorare insieme per capire cos’è accaduto, per chiarire le motivazioni del marito ed il ruolo che entrambi hanno avuto in questa faccenda.

Decidiamo di fare un primo incontro di coppia per valutare se sia meglio affrontare la situazione come un problema di coppia o come una difficoltà individuale.

Daniele, il marito di Laura,  arriva affranto, non sa spiegare perché ha nascosto alla moglie la loro situazione economica e nemmeno perché ha investito tutto quello che avevano riducendoli sul lastrico. Si dimostra intenzionato a fare un percorso di coppia, reggendo la rabbia di Laura e aprendosi senza risparmiarsi.

Laura di contro è in un vortice di emozioni: dilaniata dalla scoperta, sconvolta dalla rivelazione e desiderosa di rimettere tutto a posto.

Di fronte alla segretezza dell’evento, alle emozioni esperite da Laura e dall’inganno teso, mi sembra subito chiaro che la situazione dev’essere trattata come un tradimento perché è di questo si tratta:

«Mi sento una stupida perché non ho mai dubitato di lui e gli ho lasciato gestire tutti i soldi che ho avuto in eredità, mi sono fatta prendere in giro, mi ha ingannato, mi ha umiliato, mi ha raggirato…come potrò fidarmi ancora di lui? Come potrò mai perdonarlo?».

È una reazione che conosco bene poiché è conseguente alla maggior parte dei tradimenti e quello di Daniele non fa eccezione solo perché non si tratta di sesso, ma di soldi.

Il tradimento è composto da molteplici elementi sia che si tratti di sesso, di amore o di soldi: segretezza, bugie, omissioni, rottura dei patti iniziali di protezione e complicità, il passaggio repentino da una situazione di fiducia e sicurezza ad una situazione di inganno e smarrimento.

«La terra mi si è aperta sotto i piedi, mi sono sentita stordita, scioccata, continuavo a guardare quei numeri e non riuscivo a far combaciare i pezzi».

Così Laura mi descrive il giorno in cui ha scoperto che Daniele aveva investito tutte le loro risorse economiche e le aveva perse, lasciandoli con ingenti debiti e un’improvvisa riduzione del loro tenore di vita.

Ma facciamo un passo indietro e capiamo cos’è accaduto.


Una relazione irrisolta con i soldi

Laura figlia unica di due manager, non si è mai dovuta occupare della gestione del denaro, i suoi genitori non le hanno mai fatto mancare nulla, ma non l’hanno mai coinvolta nell’amministrazione dei soldi, neanche quando, dopo la laurea, ha iniziato a lavorare, poiché lo stipendio veniva accreditato direttamente sul conto corrente in comune con i suoi genitori.

Daniele, invece, proviene da una famiglia numerosa in cui sono sempre stati fatti sacrifici per arrivare a fine mese, i genitori hanno fatto di tutto per far studiare i figli, ma c’è sempre stata in famiglia una forte sensazione di ansia per i soldi, una tensione percepibile da tutti quando arrivavano spese improvvise e ovviamente una grande attenzione al risparmio.

Daniele e Laura si conoscono a casa di amici, si innamorano e si sposano quasi subito. Sembrano perfetti l’uno per l’altra: Daniele ha appena avviato dal nulla la sua impresa tipografica, è un ragazzo pieno di vita, dalle mille idee, con un grande spirito avventuriero. Laura è una di quelle ragazze che lui ha sempre visto come inarrivabili: elegante, sofisticata nei modi, con una risata argentina che ha il potere di alleggerire tutto.

Laura ritrova in lui la stessa solidità che avevano i suoi genitori, che muoiono pochi anni dopo il loro matrimonio, e come le era stato insegnato, delega l’amministrazione del suo stipendio e della sua eredità a suo marito.

Nel frattempo, Daniele vive un periodo di alti e bassi con la sua impresa che lo porta a chiedere dei prestiti in banca e ad investire sempre di più in quella che ormai sembra un’azienda alla deriva. Senza rendersene conto, investe piano piano tutti i loro risparmi per tenere in vita l’azienda, ma non ne fa parola con Laura e anche quando la situazione inizia ad essere grave, non condivide le sue preoccupazioni, anzi accetta di fare una vacanza molto costosa dando fondo agli ultimi risparmi.

Sin da quando era bambino, si era ripromesso di non rivivere mai più quella situazione di indigenza e, considerandosi determinato, ambizioso e capace, ha cercato in ogni modo di tener fede a questa idea di sé. Ha dovuto però fare i conti con una realtà in cui le sue azioni hanno creato una discrepanza con la sua identità e, per mantenerla, si è ritrovato a mentire e a mentirsi.

«Non volevo che Laura mi vedesse come un fallito, ha sposato un uomo forte che ha giurato ai suoi di proteggerla per sempre, non un ragazzo che fa fatica a mantenere la sua famiglia…Mi ripetevo in continuazione che ce l’avrei fatta, ancora un piccolo investimento e avrei salvato tutto: la mia azienda, la mia famiglia… e Laura non avrebbe mai saputo delle mie debolezze».

Laura e Daniele hanno lavorato a lungo e duramente per ricostruire il loro rapporto, passando dal riconoscere la loro parte in questa situazione, al capire le dinamiche della loro relazione, al ridare fiducia e diventare, forse per la prima volta, veramente compagni di vita.

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