Perché le imprenditrici fanno crescere il lavoro femminile

L’imprenditoria femminile può essere la chiave per aumentare l’occupazione delle donne, perché le imprenditrici sono più favorevoli ad assumere altre donne nelle loro aziende, rispetto a quanto facciano gli uomini. Una correlazione tra impresa femminile e occupazione femminile confermata da numerosi studi in tutto il mondo.

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L'impreditoria femminile favorisce il lavoro delle donne.
Foto di Daniel Thomas

Con il 55% di donne nel mondo del lavoro nel 2022, l’Italia è molto al di sotto della media Europea sull’occupazione femminile. In Europa secondo i dati Eurostat, la media delle donne che lavorano è del 69,3%

Non sarà la soluzione definitiva, ma forse una chiave per la crescita dell’occupazione femminile passa proprio dalle altre donne. Per la loro capacità di inclusione, per la visione, per l’empatia e la solidarietà che caratterizzano le imprese femminile, sono queste ultime quelle che assumono più donne rispetto a imprese guidate o fondate da uomini. 

Lo dicono diversi studi, non solo recenti: le donne ai vertici aumentano le opportunità di assunzione per le altre donne. 

Le imprenditrici creano più posti di lavoro per le donne

Sostenere l’imprenditoria femminile significa sostenere una filiera che aiuta le donne creando per loro nuovi posti di lavoro. Secondo un rapporto dell’Istat, il 64,8%, ovvero poco meno di un milione di donne in Italia, svolge un’attività imprenditoriale senza dipendenti, rispetto al 62,4% degli uomini. Ma quando assume tende ad assumere più donne di quanto facciano gli imprenditori. 

Il fenomeno, però, non riguarda solo l’Italia: un articolo della BBC evidenza come promuovere l’imprenditoria femminile aiuti le altre donne lavoratrici in riferimento a un mercato in grande crescita come quello dell’India dove, però, le imprenditrici sono solo il 14% delle imprese totali. Sostenere l’imprenditoria femminile in un paese con grandi contraddizioni per la condizione delle donne, significa favorirne l’inclusione non solo nel mondo del lavoro, ma anche nella società.

Dal suo osservatorio fatto da migliaia di imprese che partecipano ai programmi di formazione, AMI, African Management Institute, ha pubblicato nel marzo 2024 un rapporto che conferma la correlazione tra imprenditoria femminile e aumento dell’occupazione delle donne. 

Grazie ai programmi AMI, sono entrate nel mondo del lavoro il 63% delle donne, ma questo aumento è stato generato per il 58% da imprese guidate da altre donne. 

Le donne non solo hanno favorito l’ingresso nel mondo del lavoro delle altre donne, ma hanno permesso ai loro team femminili di fare corsi di formazione e migliorare le proprie competenze. E tutto questo prevalentemente nel settore dell’agricoltura, dove in Africa le donne aprono più imprese. Una tendenza diversa rispetto all’Italia dove le imprese femminili sono soprattutto nell’ambito dei servizi. 

Un sondaggio realizzato qualche anno fa da Inc. e Fast Company su 279 imprenditrici ha evidenziato, a sua volta, la crescita dell’occupazione femminile favorita dalle imprese fondate e guidate da donne. In media queste aziende hanno il 66% delle dipendenti donne.

Questi studi evidenziano il ruolo fondamentale delle imprenditrici nel favorire l’occupazione femminile e stimolare la crescita economica, mostrando come siano spesso più inclini ad assumere donne e a promuovere una maggiore inclusione nel mondo del lavoro.

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