Lisa, che comprava compulsivamente per compensare le mancanze

L’abitudine di Lisa alle spese compulsive trova le sue radici in traumi emotivi legati all’abbandono e alla mancanza di autostima: il desiderio di trattenere le persone attraverso la generosità alimentare, appreso nella sua infanzia e rafforzato dopo il divorzio, si traduce in un eccesso di spese che influisce negativamente sulle sue risorse economiche. Attraverso la terapia, Lisa impara a riconoscere e gestire queste compulsioni, riuscendo a godere delle relazioni per quello che sono, senza doverle necessariamente conquistare attraverso il cibo.    

Tempo di lettura: 6 minuti

Elena Carbone
Elena Carbone

di

Psicologa e psicoterapeuta esperta in traumi. Con l’account Instagram La psicologa volante fa divulgazione sul rapporto tra psiche e soldi.

blank
Foto di Priscilla Du Preez

«Compra sempre troppo! Non lo dico perché voglio controllarla, ha sempre fatto tutto ciò che voleva con i suoi soldi, ma poi non ne ha mai abbastanza per fare delle cose insieme e mi dispiace… non vuole neanche che anticipi per lei, ma così non facciamo mai nulla di bello insieme».

«Ha ragione, non spendo i soldi in borse o oggetti, ma li spendo eccessivamente in cibo. Non riesco a fermarmi quando sono al supermercato, non so perché…».

Loro sono Angelo e Lisa, hanno 50 anni, stanno insieme da 5 anni e hanno entrambi alle spalle matrimoni con figli. Angelo e Lisa hanno deciso di vivere separati ognuno con i propri figli. Angelo, che è un avvocato, ha due figli: Jessica di 16 anni e Niklas di 14 anni; mentre Lisa che fa la logopedista è mamma di Andrea di 21 anni e di Sofia di 24. Quando hanno deciso di iniziare una relazione sono stati molto chiari e trasparenti: non ci sarebbe stata convivenza finché tutti i figli fossero usciti di casa e ognuno avrebbe gestito individualmente l’educazione dei ragazzi, rapporti con l’ex e la propria disponibilità economica. Con regole così nette e definite non ci sono mai state sovrapposizioni e la relazione è sempre stata una ventata di spensieratezza e divertimento. Da qualche tempo però Angelo si lamenta che Lisa non abbia la sua stessa disponibilità economica per fare vacanze o esperienze insieme. Lisa non ha di certo le stesse entrate del suo compagno, ma potrebbe comunque partecipare a tante attività se non sperperasse tutti i risparmi in cibo che oltretutto avanza in continuazione e diventa spreco alimentare.

La tendenza all’eccesso

«Io me ne rendo conto, ma non so come smettere…sembra una droga! Le faccio questo esempio: io affitto a turisti la stanza di Sofia da quando lei è andata a Torino all’Università. Sono sempre molto gentile con gli ospiti, ma l’altra sera ho esagerato! Una coppia olandese ha affittato la stanza per tre giorni, l’ultima sera li ho invitati a cena e ho cucinato una cena di pesce con ostriche, capesante, gamberi…alla fine ci ho rimesso sicuramente! Loro non potevano credere ai loro occhi e neanche Angelo che, invitato a cena anche lui, aveva un sussulto ad ogni ostrica mangiata dagli ospiti! Mi viene da ridere, ma non c’è nulla di divertente! Perché lo faccio?».

Indagando la storia di Lisa troviamo una bimba che è cresciuta in campagna in mezzo a tanti fratelli e cugini accudita da tanti adulti di casa. La famiglia del papà aveva una proprietà di cortile di cui ogni figlio aveva ricevuto in dono una porzione, quindi, vivevano tutti in una grande famiglia allargata dove anche la mamma di Lisa aveva trovato un posto dato che le era sempre mancato l’affetto da parte della sua gelida madre. Individuiamo il fatto che il cibo, la preparazione dello stesso e l’abbondanza sono delle caratteristiche che la sua famiglia utilizza per esprimere l’affetto. Dal fare chili e chili di salsa, alla preparazione di conserve grazie all’aiuto di tutti, alla preparazione dei piatti preferiti di ogni bambino: l’amore viene trasmesso grazie alle prelibatezze cucinate e conservate per tutti.

La paura dell’abbandono

Ma, tutto ciò non basta a farci capire come mai oggi sia un problema, continuiamo quindi il racconto della sua storia. Crescendo Lisa ha studiato ed esercitato la professione che più la entusiasmava e contemporaneamente ha portato avanti la passione per la pallavolo potendo vantare numerose amicizie in ogni ambito della sua vita. Veniamo così al matrimonio con il suo ex e alla fine della vita coniugale. Lisa mi racconta di quanto abbia sofferto alla scoperta di un tradimento da parte del suo ex marito, di quanto si sia sentita impotente di fronte alla decisione di lui di lasciarla e quanto abbia fatto fatica a fidarsi nuovamente di un’altra persona. Quando Lisa ha scoperto il tradimento stava attraversando un periodo faticoso, ma soddisfacente della sua vita professionale. Il suo impegno lavorativo e la minore presenza in casa è stata la variabile che l’ex marito ha chiamato in causa per discolparsi. Anche se Lisa ha letto la modalità manipolatoria dell’ex, non si è del tutto scrollata di dosso quell’idea per cui avrebbe potuto tenerlo legato a sé se solo si fosse applicata di più…Lisa si illumina, ha trovato il bandolo della matassa: ha iniziato ad avere questa ossessione per l’abbondanza di cibo da quando ha iniziato la relazione con Angelo! Quindi fare spese abbondanti e non lesinare sul cibo potrebbe essere un modo per tenere strette le persone e non fare in modo che la lascino… Lisa si rilassa, riesce a piangere per quella parte di lei che non ha digerito l’abbandono del marito, mette a fuoco tutto, il punto è quello, lo sente.

La cura: imparare a riconoscersi

Lisa affronta le profonde radici del suo comportamento compulsivo legato all’acquisto e alla preparazione del cibo. Durante le sedute, esploriamo insieme il trauma del tradimento e dell’abbandono subito, portando alla luce le paure e le insicurezze che l’hanno spinta a cercare di trattenere le persone attraverso l’abbondanza materiale. La terapia le permette di elaborare il dolore e di comprendere che la sua autostima non deve dipendere dall’idea di essere necessaria o indispensabile per gli altri attraverso atti di generosità sproporzionata. Ci concentriamo anche sul recupero della sua identità indipendente e sul rafforzamento della sua autostima, separata dalle relazioni passate e presenti. Con il tempo, Lisa inizia a modificare le sue abitudini, imparando a godere della compagnia delle persone senza sentirsi obbligata a impressionarle o a conquistarle attraverso il cibo.

In uno degli ultimi incontri, Lisa condivide un’esperienza recente: è riuscita a organizzare una cena con Angelo, semplice ma affettuosa, dove ha preparato solo ciò che era necessario, senza eccessi. Si è sentita apprezzata e amata non per la quantità o qualità del pasto, ma per la sua presenza autentica. La terapia le ha permesso di spezzare il ciclo di ansia e compensazione, portandola a una maggiore serenità ed ha finalmente iniziato a vivere le sue relazioni in modo più equilibrato, senza il peso del passato a condizionare le sue scelte. Angelo, che le è sempre stato accanto durante la terapia, non pretende neanche più di fare chissà quali vacanze o attività insieme, perché finalmente la sente completamente concentrata su di sé e sulla loro coppia.

Condividi