Mio padre ha donato un patrimonio alla badante
Un quesito diventato purtroppo abbastanza frequente: cosa si può fare se il proprio padre o la propria madre intestano i beni di famiglia o fanno grandi donazioni a una persona fino a poco tempo prima estranea?
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di Maria Grazia Di Nella
Avvocata esperta in diritto della famiglia, delle persone e dei minori. Su Rame risponde alle domande della community sui diritti e doveri nelle relazioni familiari.
La domanda
Ho scoperto che mio padre di 90 anni ha dato alla badante una grossa somma di denaro per acquistare casa, dando fondo ai suoi rispiarmi. Speravo tanto di poter ereditare qualcosa ed estinguere il mio mutuo, ma non avrò nulla!
Giada
Carissima Giada, purtroppo, se tuo padre è ancora capace di intendere e volere nonostante la veneranda età, può fare ciò che vuole dei suoi soldi, e la donazione indiretta da lui fatta – fintanto che è vivo – può essere eventualmente “revocata” solo da lui.
Il papà potrebbe agire per la revoca della donazione (anche se indiretta, come in questo caso) qualora la badante agisse con malanimo nei suoi confronti, e venisse meno agli obblighi di primaria cura (art. 437 cc.). Ai sensi dell’articolo 800 del codice civile, infatti, le donazioni possono essere revocate nei casi di ingratitudine del donatario. Diverso è se il tuo papà fosse affetto da un decadimento cognitivo tale da non avere la forza per proteggersi dalla badante: in questo caso occorrerebbe con urgenza agire in Tribunale per la nomina di un amministratore di sostegno, che previa autorizzazione del Giudice Tutelare, metterebbe in campo tutte le azioni necessarie a tutela di tuo padre.
Qualora lui venisse a mancare, in caso di ingratitudine della badante potresti agire in qualità di erede per la revoca della donazione, ma non solo. Potresti sempre avviare un’azione di riduzione della donazione fatta a favore della signora. In qualità di erede legittimaria, la legge ti riserva infatti una quota di eredità, e se al momento della morte del papà questa quota fosse inferiore a quanto previsto, per effetto della donazione alla badante, potresti richiedere di ridurla per la parte che lede la tua quota.
Essendo tu figlia unica e non avendo più la mamma, hai diritto alla metà del patrimonio del tuo papà.
Attenzione: l’azione in riduzione si prescrive in 10 anni, e va intrapresa solo dopo un tentativo di mediazione. Inoltre, non mette in discussione la titolarità del bene (e questo riguarda sia la badante, sia il soggetto che nel frattempo avesse acquistato da lei l’appartamento). La riduzione avrà come oggetto il controvalore in denaro, e la signora, nel caso, dovrà corrispondere in denaro la parte di eredità legittima che è stata lesa.