Partite Iva, parte il concordato preventivo
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Pagare meno tasse (forse) ma soprattutto evitare controlli con il concordato preventivo è adesso una realtà per 4,5 milioni di partire Iva. Dal 15 giugno è infatti operativa la piattaforma che permetterà alle partite Iva di “accordarsi” con il Fisco preventivamente sulle tasse da pagare. Al momento la possibilità riguarda solo le partite Iva soggette agli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa), ma dal 15 luglio dovrebbe essere aperta anche a chi è nel regime forfetario. Il concordato funzionerà così: l’Agenzia delle Entrate presenterà agli interessati una “proposta” di tassazione per il 2024 e il 2025 sulla base del reddito stimato. Chi accetterà pagherà per due anni un importo già definito, anche in caso di reddito maggiore o inferiore. Chi incasserà più di quando dichiarato non pagherà la differenza e non subirà controlli. Lo stesso per chi incasserà meno.