Perché nasce il Fintech e… possiamo fidarci? - Rame

Perché nasce il Fintech e… possiamo fidarci?

Da anni, le banche non sono più gli unici attori del mercato finanziario. Il Fintech acquisisce un ruolo sempre più importante.

Tempo di lettura: 6 minuti

Cristina Baldi
Cristina Baldi

di

Formatrice e consulente, fondatrice di BlockchainEra.

blank
exc-642b0f7472aca01369a79330

Che cosa è il fintech e perché nasce?

La parola Fintech deriva dalla fusione delle due parole, finanza e tecnologia, dando origine in termini pratici al loro matrimonio, cioè alla nascita di tutta una serie di prodotti e servizi finanziari che spostano la loro gestione su base digitale.

Il Fintech nasce per risolvere un problema importante generato dalla crisi finanziaria del 2008. Dopo il fallimento di una delle più importanti banche al mondo (Lehman Brothers) a causa di una gestione malsana e fuori controllo, le autorità di vigilanza bancaria (il cui compito è quello di definire le regole in termini di obblighi e vincoli entro cui le banche devono operare sul mercato) definirono nuovi provvedimenti restrittivi con l’obiettivo di prevenire ed evitare che sul mercato finanziario si ripetessero casi destabilizzanti come il fallimento della banca americana.

Concretamente, il significato di quei nuovi provvedimenti era che per ottenere il supporto finanziario delle banche (ad esempio ottenere un finanziamento) si dovevano avere dei requisiti “migliori” rispetto a quelli che venivano richiesti precedentemente restringendo in modo drastico il perimetro di chi aveva le caratteristiche per poter accedere al supporto delle banche.

In Italia, dove il tessuto delle imprese è storicamente rappresentato per circa il 98% da piccole e medie imprese, la gran parte di esse erano fuori dai parametri richiesti per poter accedere al sistema bancario. Di fronte a un importante fenomeno di credit crunch (ovvero contrazione della disponibilità a concedere credito da parte delle banche) c’era un importante fetta del mercato che non riusciva a coprire la propria domanda di finanziamento.

Il comparto Fintech inizialmente è nato per coprire questa parte di domanda non soddisfatta dalle banche. Vedremo successivamente che questo è stato solo il primo passo di un’espansione sul mercato sempre più interessante per esigenze a misura non solo per i business ma anche per i singoli soggetti consumatori o investitori.

Come faceva il Fintech a coprire le richieste di finanziamento che non avevano i requisiti richiesti dalle banche tradizionali?

Premesso che gli operatori del Fintech operano sotto la vigilanza delle stesse autorità che controllano il sistema bancario, le ragioni sono diverse. È utile analizzare le principali perché rappresentano le basi su cui opera quest’area del mercato finanziario per avere un’idea chiara sulle diverse opportunità offerte e sui vantaggi che esse comportano.

Quando parliamo del mondo Fintech:

  • parliamo di operazioni fatte online, slegate da infrastrutture fisiche come quelle delle filiali bancarie;
  • significa poter fare operazioni veloci in cui si acquisiscono e si gestiscono i documenti necessari in modo rapido caricandoli online offrendo all’utente un’esperienza semplice e efficiente evitando le procedure lente e spesso burocratizzate delle banche;
  • in termini economici, questo processo comporta, rispetto a quelli bancari, un ampio abbattimento dei costi per gli operatori fintech che a cascata va a impattare positivamente sui costi  finali dell’utente;
  • lee analisi dei processi commerciali e dei rischi (in particolare del rischio di insolvenza dell’utente) vengono fatte con l’uso di tecnologie di cui le API sono tra le più importanti. Le API sono un insieme di comandi formalizzati che consentono alle applicazioni  software di comunicare tra loro in modo da sfruttare i servizi di base e le informazioni a essi legati per inquadrare il profilo utente e creare nuovi servizi incentrati sulla profilazione del cliente. Le altre tecnologie coinvolte sono la blockchain e e gli algoritmi di intelligenza artificiale;
  • elemento importante che distingue il comparto fintech da quello bancario è che verso di esso esiste un forte interesse di investitori come venture capital e asset manager che contribuiscono allo sviluppo e all’efficientamento di questo settore.

Quindi, riepilogando, il Fintech introduce delle modalità di offerta di servizi e di apertura a una domanda più ampia di supporto finanziario basato su una gestione completamente diversa da quella tradizionale delle banche, legata all’uso di piattaforme digitali e all’uso delle tecnologie per la gestione della propria operatività.

L’utilizzo delle API è sicuramente uno dei principali punti di forza perché permettono di fare la valutazione dell’utente su un volume di informazioni sul “comportamento finanziario” molto più ampio rispetto alle informazioni utilizzate tradizionalmente.

L’intelligenza artificiale e la blockchain, dal canto loro contribuiscono a rendere quelle informazioni sempre più precise e affinate.

Quali sono i principali prodotti Fintech e quali sono i vantaggi concreti che offrono?

Sulla base dei suoi cardini di funzionamento, il Fintech nel corso della sua veloce espansione ha introdotto un’ampia offerta di prodotti e servizi che sta continuando a crescere in rapporto sia alle esigenze del mercato sia all’evoluzione delle tecnologie.

I principali prodotti e servizi offerti sono:

  • pagamenti digitali e innovativi (come quelli con gli smartphone piuttosto che quelli fatti con wearable ossia senza l’impiego di denaro o carte di credito o debito);
  • pagamenti con valute digitali e criptovalute;
  • raccolta fondi sotto forma di crowdfunding a diverso titolo (ricompensa, prestito, equity);
  • servizi e applicazioni per la gestione diretta del patrimonio e degli investimenti;
  • prestiti senza intermediario tra soggetti privati o tra aziende e privati per mezzo di applicazione di social lending;

Ognuna di queste opportunità è associata a diversi importanti vantaggi:

  • convenienza economica;
  • possibilità di monitorare dati aggiornati sulla propria posizione in qualsiasi momento;
  • maggiore efficienza e trasparenza nella gestione dei servizi;
  • soluzioni personalizzate;
  • tempi ridotti per avere un riscontro circa la possibilità di essere supportati finanziariamente;
  • rapidità nello svolgimento delle operazioni e risparmio di tempo.

In conclusione, dopo aver analizzato il suo valore, è importante sottolineare come il Fintech non deve essere visto come un segmento competitor e alternativo all’industria finanziaria tradizionale come quella delle banche. Piuttosto si tratta dell’evoluzione di quest’ultima, ovvero una risposta alle rinnovate necessità dei risparmiatori che spesso hanno anche bisogno di consigli più liberi e indipendenti.

Proprio per questo motivo infatti molte banche hanno spostato il proprio business anche nell’area Fintech.

Detto in poche parole, il Fintech grazie all’utilizzo della tecnologia sta portando sul mercato opportunità sempre più aderenti alle esigenze specifiche di ciascun utente, siano esse di natura di business che personali. Non prenderle in considerazione nelle nostre scelte sarebbe come rinunciare a priori a soluzioni veloci, efficienti e al passo col mercato.

Condividi