Quando stipulare una polizza caso morte?
È una polizza che si è portati a fare per “obbligo”, quando la banca ce la richiede in occasione della stipula del mutuo. Ma come sceglierla? E ci sono altre situazioni in cui ha senso averne una?
Tempo di lettura: 4 minuti
di Federica Baraldi
Money coach di Rame ed esperta del mondo assicurativo.
“Esistono solo due certezze nella vita: una è la morte, l’altra sono le tasse.”
— Benjamin Franklin
Questa celebre citazione, in pieno stile Rame, mi suggerisce la necessità d’informarti di una delle polizze che copre la prima certezza: la polizza TCM (temporanea caso morte) che, semplificata all’estremo, è l’assicurazione che “paga in caso morte”.
Di questa polizza ne avrai sentito sicuramente parlare se hai dovuto stipulare un mutuo.
È una polizza che tendenzialmente si è portati a fare per “obbligo”, quando appunto gli istituti finanziari ce la richiedono; e non perché ne sentiamo la reale necessità, in quanto tendiamo a scansare il pensiero della morte e la vediamo come un evento molto lontano nel tempo.
Ma oggi proviamo per un attimo a cambiare il punto di vista.
Come funziona questa polizza?
La polizza TCM funziona in modo molto semplice: se l’assicurato muore, durante il periodo di validità della polizza, il capitale stipulato e concordato viene erogato agli eredi, i quali possono essere i legittimi oppure quelli indicati sulla polizza.
Altro punto molto importante da sapere è che questa tipologia di polizza non è soggetta alle tasse di successione ed è detraibile dal 730.
Ovviamente al momento della stipula bisogna essere in stato di buona salute. Ogni compagnia assicurativa o banca ha il proprio metodo di verifica d’idoneità.
Il costo varia in base alla durata contrattuale, al capitale, all’età dell’assicurato e se la persona è fumatrice o meno.
Non mi stancherò mai di ripetere di leggere con attenzione le condizioni di polizza prima della stipula, prestando sempre attenzione alla categoria delle esclusioni, nel caso specifico di questa polizza ti ricordo di avere un occhio di riguardo per le malattie pregresse o congenite.
In quali situazioni è consigliata?
In generale dovresti stipulare una polizza TCM per salvaguardare il bilancio economico famigliare.
Facciamo un esempio: famiglia composta da 2 adulti e un minore.
Dei due adulti, uno ha un reddito annuo di 30.000 euro e uno di 12.000.
Se per disgrazia la persona con il reddito maggiore venisse a mancare, l’adulto con il reddito di 12.000 euro percepirebbe una parte di reversibilità di pensione, la quale purtroppo è sempre molto ridotta (puoi simularla qui)
In questo caso la morte del componente della famiglia va a impattare particolarmente sulla gestione economica di chi rimane, soprattutto essendoci un minore da crescere che non può portare una nuova fonte di reddito.
Quando uno dei componenti della famiglia è la fonte principale di sostentamento, oppure quando addirittura vi è solo un’entrata, la polizza TCM può essere una soluzione per garantire un capitale che vada a tutelare i propri cari.
Attenzione, non vuol dire che se sei single questa polizza è totalmente inutile. Anzi, se hai effettuato finanziamenti, se hai debiti di qualsiasi tipo, se hai una tua attività che in caso di tua morte può rimanere a carico degli eredi, anche in questo caso la polizza può essere un ottimo modo per tutelare le persone che dovrebbero altrimenti accollarsi i tuoi impegni economici.
Quale scelgo?
Ci sono due principali tipologie di polizza TCM: quella a capitale costante e quella a capitale decrescente.
La differenza si può intuire dai nomi stessi.
Quella a capitale costante garantisce lo stesso importo per tutta la durata, mentre quella decrescente viene spesso stipulata nel caso di prestiti (come il mutuo) poiché il capitale e quindi anche il relativo costo della polizza scende insieme al debito da saldare.
Io personalmente consiglio la polizza a capitale costante, poiché la differenza di prezzo è minima e garantisce una maggiore copertura nel tempo.
E la polizza che mi fa stipulare la banca?
Come accennato prima, le banche obbligano la stipula di questa polizza per salvaguardare il capitale che loro erogano per il mutuo. Se tu richiedi un mutuo e poi muori, la banca si autotutela con questa polizza che va a colmare i soldi mancanti che ovviamente non potresti saldare.
Questa polizza è obbligatoria per l’erogazione del mutuo (e anche per alcuni finanziamenti). Ma è importante sapere che la stipula non deve avvenire per forza con la banca (salvo forse rari casi). Per questo vale la pena effettuare dei preventivi e valutare la soluzione più conveniente per te.
C’è una differenza di fondo da capire. Se la fai con la banca, essa ha lo scopo di garantire solo il capitale assicurato per il mutuo, quindi l’assicurazione che ti proporrà sarà sicuramente quella a capitale decrescente e andrà a coprire solo il debito con la banca. Se invece la fai con un altro istituto puoi scegliere una polizza a capitale costante, il cui importo, in caso di morte, andrà solo per una parte a coprire la parte restante di mutuo. Ma il resto verrà dato agli eredi.
Se sai già che dovrai richiedere un mutuo, puoi muoverti per tempo e fare le valutazioni in anticipo.
Se ti è rimasto qualsiasi dubbio non esitare a contattarci!