Quanto costano le assicurazioni per gli animali domestici?

A gennaio 2023 in Italia la ricerca online di assicurazioni per cani e gatti è aumentata del +23 rispetto al 2022.

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Foto di Alexis Antoine

La pet insurance è tra i rami in maggiore espansione nell’industria delle polizze. Sta crescendo anche in Italia, ma negli Usa, dove nel 2022 ha raggiunto un valore di 56 miliardi di dollari (fonte Insurance Weekly News), molto di più. In Europa, è l’Inghilterra a trainare il business: più del 50% dei proprietari di pet ha un’assicurazione. Da noi la situazione è molto diversa. Secondo una recente ricerca di facile.it, commissionata all’Istituto EMG Different, solo il 29% degli italiani sceglie di stipulare una copertura assicurativa per il suo animale domestico, il 14% non ce l’ha ma ci sta pensando, mentre il 7% non sa nemmeno che esista la possibilità. A gennaio 2023 la ricerca online di questi prodotti, incentrata soprattutto su cani e gatti, è aumentata però del +23% rispetto al 2022.

Perché fare una polizza a misura di pet?

Come ogni assicurazione, è un modo per proteggersi dai rischi e risparmiare quando ci sono delle emergenze. Questo vale in genere per le spese veterinarie impreviste, a partire da esami medici urgenti, interventi chirurgici a causa di un infortunio o di una patologia, visite specialistiche e spese per il ricovero. Ma copre anche danni causati all’animale o dall’animale stesso, incluse l’assistenza e la tutela legale per eventuali denunce. Pensiamo ai vicini di casa che si lamentano perché il cucciolo fa troppo rumore quando è solo in casa, a un gatto che viene investito, oppure alla caduta di un passante in bici a causa di un cane che abbaia all’improvviso. Secondo l’articolo 2052 del Codice civile, il proprietario è il responsabile del suo animale, sia quando è sotto la sua custodia, sia nel caso si smarrisca o scappi.

Cosa copre?

Il settore italiano delle polizze mostra i limiti di un mercato in cui sta muovendo i primi passi. Per questo, non esiste una diversificazione ampia, come invece accade all’estero, dove si stipulano contratti diversi anche in base alle razze di cani e gatti, visto che ognuna ha delle peculiarità diverse che dipendono dal carattere e da una predisposizione a determinati problemi fisici e di salute. Per comprendere meglio il diverso approccio di un Paese dove la cultura delle polizze assicurative anche per i pet è ben radicata, facciamo l’esempio della compagnia francese Santévet, che da poco è arrivata anche in Italia: nata per tutelare i bilanci familiari di chi ha un cane o un gatto, propone polizze online molto personalizzate. Basta dire che è possibile stipularne una anche se l’animale è ormai vecchio e sono rimborsate le spese di osteopatia per i cani (un trend in Francia). In Italia, tutte le principali compagnie assicurative hanno ormai aggiunto polizze rivolte agli animali, Poste comprese, ma sono un po’ più standardizzate. Tra le novità online c’è anche la startup Baboop.

Quali possono essere i limiti?

Il primo può essere l’età dell’animale: gran parte delle assicurazioni impone un’età limite di 8-10 anni, ma non è la regola. Alcune per esempio la applicano solo nel caso della prima polizza (quindi, per esempio, se un cane è coperto, continua a esserlo anche dopo una certa età, se è assicurato da tempo senza interruzioni). Poi c’è la questione della mancata o ridotta copertura rischi per le razze considerate pericolose, come i Rottweiler, anche se dal 2009 non esiste più una lista specifica ed è stata sostituita da un registro dei cani dichiarati a rischio elevato di aggressività. In questi casi, è consigliabile confrontarsi con il veterinario per valutare carattere e comportamento del proprio cane.

Quanto può costare in base ai servizi che offre?

Secondo le simulazioni di facile.it, si va in media da circa 10 euro al mese per un pacchetto base fino a 30, se la copertura ha massimali più alti. Ci sono prodotti anche più costosi perché offrono dei servizi accessori di assistenza extra ad animale e proprietario. Può essere la consulenza telefonica con un veterinario o l’invio di un dog sitter in caso il padrone non riesca ad accudire il pet in seguito a un infortunio o un ricovero. E si pensa sempre di più anche agli animali in viaggio, con consegne a domicilio di medicinali o convenzioni con cliniche veterinarie vicino ai luoghi di villeggiatura.

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