Regali di Natale, la road map per risparmiare

Come ci si prepara finanziariamente al periodo dell’anno più impegnativo, e cioè il Natale? Come si evita di finire inghiottiti nel turbinio dei regali per piacere, per forza e per dovere,  capaci di creare voragini nei nostri conti correnti, senza nemmeno darci la soddisfazione di fare contenti chi li riceve? Ecco una piccola guida ragionata per restare nei tetti di spesa, non dimenticare nessuno, e donare qualcosa di bello a chi amiamo, con un pezzettino di sé.

Tempo di lettura: 9 minuti

Giorgia Nardelli
Giorgia Nardelli

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Giornalista esperta di diritti dei consumatori e finanza personale.

Regali di Natale
Foto di Sam Mcnamara

Non è solo un luogo comune: il Natale è uno dei periodi più temuti dell’anno, anche finanziariamente. E a spaventare più di tutti è il rito dei regali, capace di inghiottire tutti senza distinzioni di reddito e di dare fondo ai risparmi senza nemmeno regalarci la soddisfazione che vorremmo. Lo sappiamo, non tutti i doni sono fatti con il cuore e con piacere, e anche quando lo sono, quando cioè sentiamo il desiderio di donare qualcosa di bello e di gradito a una persona a cui teniamo, trovare il pensiero giusto al giusto prezzo può essere molto impegnativo. Così c’è chi si organizza per il Black friday, ma inevitabilmente spende più del previsto; chi rimanda, consapevole che consacrerà l’intera vigilia di Natale alla ricerca dei regali dell’ultimo minuto. Chi si dà al riciclo spinto, con alterni successi, chi parte con liste e buoni propositi, che dimentica a metà. Siccome c’è un metodo per tutto, abbiamo deciso farvi con anticipo un piccolo regalo di Natale, e chiedere una mano a due esperte, per semplificarvi la vita e riflettere su ciò che è opportuno, e su ciò su cui vale la pena farsi delle domande.

Perché fare attenzione. Il regalo parla di noi e per noi

Qui su Rame ci siamo interrogati spesso sul significato del dono, e una guida sul tema non poteva cominciare senza una premessa importante, da tenere a mente per tutti coloro che si accingono a fare la lista dei regali. «Il dono rappresenta molto più di un semplice scambio materiale, è un atto simbolico carico di significati psicologici profondi che tocca le radici stesse delle nostre relazioni», dice la psicologa e psicoterapeuta Elena Carbone. «Quando doniamo qualcosa, non stiamo semplicemente offrendo un oggetto, ma stiamo comunicando qualcosa di molto più importante: la nostra vicinanza, la nostra considerazione, il nostro affetto». Il dono è un linguaggio emotivo, dice l’esperta: «Attraverso l’intenzione, il significato, il pensiero, la sensibilità con cui lo facciamo vogliamo comunicare qualcosa alla persona che lo riceve. Un regalo può quindi trasmettere cura, interesse, amore e riconoscenza, ma anche incuria, disinteresse e insensibilità». A tutti noi è capitato di ricevere un dono sgradito, al di là del suo valore economico, e tutti noi in quell’occasione ci siamo fatti un’idea del mittente e dei sentimenti che nutriva per noi. Quando facciamo un regalo, quindi, attenzione: ogni scelta è un messaggio non detto, ma molto chiaro.

Quando un regalo costoso diventa un boomerang

Fa una certa impressione dirlo oggi, dove tutto si misura con il denaro, «ma un regalo costoso non equivale necessariamente a un gesto significativo, mentre al contrario, un piccolo pensiero scelto con attenzione può toccare profondamente il cuore di chi lo riceve», continua Carbone. Anche in questo caso l’esperienza personale di ciascuno potrà confermarci questa tesi. Ma non si tratta solo di questo: «A volte la generosità eccessiva può nascondere motivazioni psicologiche più complesse. Alcuni individui utilizzano regali sontuosi per mostrare status sociale, creare sensi di debito, stabilire posizioni di superiorità o manipolare inconsciamente le dinamiche relazionali. Spesso non sono del tutto consapevoli, ma un regalo troppo oneroso può generare disagio psicologico in chi lo riceve, provocando sentimenti di inadeguatezza o costrizione a un contro-dono. Pone il ricevente in ansia, perché non sa come interpretare il regalo evidentemente fuori luogo. Invece, donare dovrebbe significare mettersi in relazione, superare la dimensione individualistica e aprirsi all’altro».

La roadmap dei doni: partire subito

Stabilito che non è necessario dare fondo ai risparmi per dimostrare l’apprezzamento verso l’altro, resta il problema di come organizzarsi per tempo e con ordine. «Il consiglio è di partire un mese prima o comunque una ventina di giorni di anticipo. Intanto, va stabilito a priori un budget e cioè l’importo complessivo che si intende o che si può spendere per questa voce. Fatto questo, ci può venire incontro un file excel, o un semplice quaderno», suggerisce la money coach Elisabetta Galeano, con un sorriso: «Dico sempre che ho un file excel per tutto, e in effetti torna sempre utile, tanto che alla mia community regalerò anche quest’anno il regalometro, il file excel dei regali di Natale».

Dai regali di Natale per familiari alla suocera, come non dimenticare nessuno

Il problema principale, sottolinea Galeano, è che spesso ci preoccupiamo con giusto anticipo dei regali per le persone che per noi contano di più, ma dimentichiamo gli altri, soggetti magari “secondari”, come la zia che ci ha invitato a pranzo per il 26, il fidanzato della sorella, la vicina di scrivania. «Per evitarlo, basta partire dalla lista dei nomi, da inserire nella colonna di sinistra. Se si usa un excel o un word, meglio metterlo in un cloud, in modo da poterlo aggiornare anche dallo smartphone man mano che vengono in mente i nomi dei destinatari. Se si è scelto come strumento il quaderno, meglio tenerlo sempre in borsa, oppure usare le note del telefonino per appuntare tutto ciò che va aggiunto di volta in volta». Naturalmente, anche la lista dei nostri “cari” andrà ponderata con attenzione. Se, come abbiamo scritto più volte noi di Rame, il primo gesto di consapevolezza finanziaria è tagliare i “rami secchi”, e quindi evitare di dedicare tempo e risorse a cose e persone che non ci procurano felicità, l’inserimento di ogni nome andrebbe preceduto da una riflessione, accompagnata dalle domande: “E’ un piacere per me donare qualcosa a questa persona? E se no, quali sono le ragioni che spingono a farlo? Sono ragioni valide? E ancora: c’è una cifra di spesa congrua per questo dono? “.

Come non superare il tetto di spesa

Una volta stilato l’elenco, è il momento di segnare le idee regalo per ciascuno di loro, anche più di una. «Naturalmente abbiamo bisogno di rispettare un tetto di spesa: ogni destinatario dovrà avere il suo budget personale, e il totale di tutto dovrà rientrare nel budget complessivo, la somma che si è deciso di destinare al capitolo regali. I numeri non sono scolpiti nella pietra, certo, ma se per esempio supererai il tetto per il partner, dovrai andare a limare il budget di altri, per non sforare», dice Galeano. Con la lista in tasca, anche parziale, si può iniziare a girare per negozi o per siti web. «Anche se è il momento più stressante, avere per ogni persona un’idea precisa evita un dispendio di energie e di denaro enorme. Vagabondare da un negozio all’altro ti porta il più delle volte ad acquistare doni non pensati o non con prezzi molto più alti».

Budget ristretto? Idee regali personalizzati

Non tutti gli anni è possibile dedicare la stessa somma al capitolo Natale, in qualche occasione ci si potrebbe ritrovare con un budget ristretto. «Non c’è da scoraggiarsi, basta usare un po’ di fantasia, e ci si può industriare con un elenco di pensieri personalizzati, dove al posto di oggetti materiali si dona tempo o quello che si sa fare. Un amico ha regalato tempo fa a un altro amico un blocchetto con 20 buoni per altrettante pause caffè insieme. Ma si può scegliere un buono per una passeggiata, per fare all’altro un lavoro di casa come montare un mobile, dare una lezione di musica, o di una qualunque competenza che si ha voglia di mettere a disposizione dell’altro. Ci sono idee a zero budget apprezzatissime, perché utili e pensare con il cuore», consiglia la nostra coach. «In alternativa, molto amati sono i doni fatti a mano, come una scatola biscotti, o un dolce. È come dire: ti faccio felice in un modo che ti piace, è donare una parte di sé», e qui Galeano la pensa come la psicologa Elena Carbone: «I regali più apprezzati sono quelli più pensati, più che quelli ricchi».

Idee risparmio per i regali: la riffa

Se invece siete in tanti a dovervi scambiare i doni, come accade tra colleghi o in un gruppo vasto di amici, si può comunque organizzare la riffa. «Anziché acquistare un regalo a testa, ciascuno pensa a un oggetto bello o utile che potrebbe essere gradito a tutti, e lo compra, si organizza poi un momento per vedersi tutti, e si prepara l’estrazione con i bigliettini. Così facendo ci si potrà permettere un budget un po’ più alto, trattandosi di un unico dono, e se tutti sono attenti, ciascuno tornerà a casa con qualcosa di gradito»

Regali riciclati e second hand: perché possono diventare un’ idea di valore

Anche il riciclo non è da scartare, e su questo sono d’accordo entrambe le nostre esperte: «Il vero dono è cercare di mostrare attenzione all’altra persona, e questo un’idea riciclata non lo esclude, se si tratta di un bell’oggetto, tenuto e confezionato con cura e adatto a chi lo riceve. Certo, se parliamo della sciarpa della suocera che non hai mai messo e di cui vuoi liberarti, potrebbe non essere quella l’idea giusta, ma tutto ciò che è fatto con attenzione va bene», sono le parole della coach. «Negli anni addietro un regalo riciclato era visto come disinteresse o come spazzatura infiocchettata, oggi invece possiamo considerare l’aspetto contemporaneo che riguarda la dimensione ecologica del dono. Il riciclo non è semplicemente un atto materiale, ma un processo di risignificazione, e un oggetto “usato” diventa prezioso non per la sua origine, ma per il valore emotivo e creativo che gli si attribuisce. La personalizzazione del regalo riciclato diventa un atto di creatività relazionale, che supera l’ossessione del nuovo e del costoso, valorizzando l’unicità e dimostrando una profonda sensibilità. Se di una tazza ne faccio un set per degustare thé e tisane particolari, ho salvato un oggetto dalla spazzatura e ho creato un dono particolarissimo per l’amica che ama i rituali cozy», aggiunge Carbone.

«Un regalo personalizzato racconta molto più di un oggetto acquistato. Racconta il tempo dedicato, la riflessione, la cura. Diventa un modo per dire all’altro: “Ti ho pensato. Ho investito energie per te, non solo denaro”».

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