Risparmiare senza perdere la motivazione: ecco come
Mantenere alta la motivazione mentre si risparmia può risultare difficile, ma esistono diverse strategie che si possono adottare per rendere il percorso più sostenibile e gratificante. Con piccoli accorgimenti e una pianificazione adeguata, è possibile mantenere alta la determinazione e raggiungere i propri obiettivi finanziari senza sentirsi sopraffatti.
Tempo di lettura: 3 minuti

di Stefania Baita
Life & career coach, esperta di gestione del tempo ed equilibrio vita-lavoro. Su Rame risponde alle vostre domande sui comportamenti legati alla gestione dei soldi.

Risparmiare senza perdere la motivazione può essere una sfida, ma ecco alcuni consigli per rendere più facile il percorso.
La domanda
Caro Rame,
ho 37 anni e vi scrivo perché forse potete darmi un consiglio, visto che da solo a quanto pare non riesco a trovare un modo per cambiare la mia abitudine. Il problema è che se devo aspettare troppo per raggiungere un obiettivo io perdo la motivazione e comincio a spendere il gruzzoletto che ho risparmiato in altre cose, e poi mi sento in colpa e mi tocca ricominciare da zero.
So che è sbagliato, ma se guardo agli ultimi 4-5 anni vedo che è andata sempre così, e visto che i miei obiettivi alla fine sono sempre quelli, vorrei davvero provare a raggiungerli senza rovinare tutto con le mie mani. Come posso fare?
Caro Giacomo,
sono contenta che tu ci abbia scritto – chiedere aiuto e chiedere un consiglio è spesso il primo passo per avviare un cambiamento, e di certo è un passo importante per te, perché dimostri di voler cambiare!
Provo ad aiutare te – e tutti quelli che sono nella tua situazione – focalizzandomi su 3 punti.
Suddividi l’orizzonte temporale: Non so che cosa voglia dire per te “aspettare troppo”, non so se “troppo” vuol dire 3 anni, 1 anno o 6 mesi, ma so che puoi provare a dividere il tuo obiettivo in mini-obiettivi, quindi mettere da parte 3.000 euro in 2 anni, per esempio, può voler dire mettere da parte 500 euro ogni 4 mesi, oppure puoi decidere di risparmiare di più nel primo anno e meno nel secondo, o viceversa (in base anche all’andamento delle tue entrate e uscite nel corso dell’anno). Insomma, questi 2 anni non sono più 2 anni ma diventano un insieme di periodi più brevi, che sono più vicini a te e quindi più motivanti.
Separa i soldi già risparmiati: Se lasci i soldi risparmiati sul tuo conto corrente, da dove è molto facile attingere, sarà molto facile anche cedere alla tentazione di usarli prima del tempo, soprattutto se usi un bancomat o una carta di credito! Allora ti consiglio di depositare i risparmi destinati al tuo obiettivo in un conto separato, possibilmente un conto non collegato ad una carta di credito, in modo che ci sia un passaggio in più da fare prima di prelevarli, e questo passaggio in più potrebbe rivelarsi quel “cuscinetto” di cui hai bisogno per non cedere troppo in fretta alla tentazione di usarli.
Riconosci il trigger: Ti sei accorto che nel corso degli ultimi anni il tuo comportamento si è ripresentato più volte – ad un certo punto spendi quello che avevi già messo da parte. Adesso ti chiedo di fare un passo in più e di andare ad identificare il trigger che attiva la tua frustrazione (e quindi la decisione impulsiva di spendere quei soldi).
Si tratta di una cifra? Per esempio, quando arrivi ad accantonare mille euro ti viene la tentazione di usarli. Oppure si tratta di un certo lasso di tempo? Forse dopo 6 mesi sei già stanco di accantonare per un obiettivo futuro… O forse ancora c’è un certo tipo di acquisto che ti attrae con molta forza? Per esempio ami viaggiare e avere un certo gruzzoletto da parte ti pesa quando sai che potresti usarlo adesso per qualcosa che ti dà una grande soddisfazione. Riconoscere il trigger ti permette di essere ancora più consapevole del meccanismo automatico che si attiva, e quando lo vedi e lo riconosci, la sua presa su di te diminuisce.
Che ne pensi, potresti provare?
Facci sapere come va.