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Rame Episodio 85

Per 22 anni mi sono preparata (finanziariamente) a lasciare il mio lavoro in banca

12 minuti

Una mattina di marzo 2015 Anna si sveglia, si guarda allo specchio, e si rende conto che è arrivato il momento di fare ciò che aveva già messo in conto 22 anni prima: lasciare il suo lavoro da dipendente in banca. Così prende la metro, e invece di andare in filiale, va alla sede centrale a consegnare le dimissioni. Oggi è una libera professionista che fa la Language virtual trainer, e questa è la storia di come per 22 anni si è preparata a compiere un passo che avrebbe potuto renderla più povera, ma non se fatto con la dovuta preparazione finanziaria. 

Anna vive ad Ostia e proviene da una famiglia che ha sempre visto il posto fisso come garanzia di emancipazione sociale. Questo mito familiare condiziona le scelte che fa riguardo i suoi studi: le piacerebbe frequentare il Classico, ma alla fine sceglie l’istituto Tecnico, sicura di trovar lavoro una volta diplomata. E così accade: a 19 anni ha già un posto in banca e guadagna 1600 euro, più di suo padre e suo fratello. 

Fin dal primo giorno Anna ha ben chiaro che quello non sarà il lavoro che farà per tutta la vita, e che i soldi che guadagna, altro non sono che il volano per raggiungere la vera libertà. Così approfitta per comprare casa, iscriversi all’Università e laurearsi in Lingue, sposarsi e poi divorziare. Intanto gestisce i suoi soldi come se fossero il portafoglio di un cliente, trasformando i suoi obiettivi di vita in obiettivi finanziari ed investendo in funzione di quelli: «C’era l’obiettivo di lungo termine che era andarsene, l’obiettivo di medio termine che era continuare a studiare, e poi quello di breve termine che era viaggiare».

Sette mesi dopo aver finito di pagare il mutuo, arriva per Anna il momento che ha rimandato a lungo. Le competenze maturate nel settore finanziario la aiutano a gestire le spese nel momento in cui diventa libera professionista: «Io ho sempre fatto piani d’accumulo perché la mia idea è che non esista un momento migliore per entrare in un investimento. Si può entrare in qualsiasi momento con una piccola cifra. Quindi essere oculata nelle spese è stata la cosa che mi ha dato la possibilità di andare avanti e di dire: “voglio imparare ancora e voglio poter cambiare ancora”».

Oggi Anna guadagna 22mila euro lordi, che è pochissimo rispetto alla cifra di un tempo. Ma dentro questa vita si sente finalmente a casa: «Io qualche volta il lunedì mattina mi svegliavo e piangevo. Ad oggi posso fare molte meno cose perché non ho lo stipendio e le sicurezze che avevo prima, ma se non altro, adesso il lunedì mi sveglio contenta. E quello paga, molto».