Quali sono le pensioni anticipate in deroga previste nella legge di Bilancio?

A fine Novembre il Governo ha approvato il disegno di legge di bilancio 2023, adesso è compito delle Camere analizzarlo e modificarlo per quello che riterranno necessario prima di renderlo definitivo. Quello che proverò a spiegarti adesso sono le norme sulle pensioni anticipate in deroga presenti nel disegno di legge. È probabile che in sede di conversione qualcosa cambi ma quello che interessa in questa sede è dare senso e contesto a ciò che si legge sui titoli di giornale.

Nelle settimane scorse abbiamo visto che le uniche pensioni strutturali nel nostro sistema previdenziale sono quella di vecchiaia e quella anticipata. Questo significa che se dobbiamo pianificare il nostro futuro previdenziale è giusto fare i conti solo con queste 2 tipologie di accessi pensionistici.

È vero però che negli ultimi anni il legislatore ha introdotto delle pensioni transitorie in deroga per determinate categorie di cittadini. Si tratta di norme transitorie, che si rivolgono solo a coloro che i requisiti li hanno nel momento in cui sono in vigore. Vediamo quelle più famose che sono contenute anche in questa legge di bilancio. 

Opzione donna

Introdotto per la prima volta nel 2004 come regime sperimentale è stato finanziato di anno in anno fino a quest’ultima legge di bilancio. Vuole rispondere alla necessità di ritirarsi prima dal mondo del lavoro per occuparsi della cura della famiglia ma crea come distorsione la riduzione dell’occupazione femminile.

Permette alle donne di accedere alla pensione con un’età anagrafica e con dei requisiti contributivi ridotti.  Fino al 2022 per le dipendenti  i requisiti sono stati 58 anni di età e 35 anni di contributi. La pensione viene calcolata interamente con il sistema di calcolo contributivo indipendentemente dalla situazione di partenza della richiedente. Questo metodo di calcolo comporta degli assegni pensionistici mediamente inferiori a quello calcolati con il metodo misto.

Nel nuovo disegno di legge, “opzione donna” è stata nuovamente finanziata ma il governo vorrebbe introdurre degli ulteriori requisiti di accesso per restringere la platea dei beneficiari. 

Quota 103

Introdotta per la prima volta nel 2019 come quota 100 è una tipologia di pensione anticipata in deroga aperta sia a uomini sia donne, che viene calcolata con le regole previste in base alla situazione soggettiva del contribuente.

Nel disegno di legge viene chiamata Pensione anticipata flessibile prevede la possibilità di andare in pensione con 62 anni di età e 41 anni di contributi ma introduce per la prima volta un tetto massimo alla pensione liquidabile fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia.

Così come è successo per quota 100 e quota 102 questo genere di pensione non è cumulabile con altri redditi, significa che se si decide di opzionare questo accesso non si può più svolgere nessun tipo di attività lavorativa fino al raggiungimento dei 67 anni.

Ape Sociale

L’Ape Sociale è un’indennità di accompagnamento alla pensione a totale carico della fiscalità generale, prevista per specifiche categorie di lavoratori meritevoli di particolare tutela. Non parliamo quindi di una pensione ma di un sussidio che permette a determinati lavoratori di coprire un periodo di tempo fino al raggiungimento dei requisiti previsti per la pensione di vecchiaia.

Il disegno di legge di bilancio ha rifinanziato questo sussidio alle stesse condizioni previste fino ad oggi.

Possono accedere a questa misura caregiver, disabili, disoccupati, lavoratori che hanno svolto lavori gravosi che hanno almeno 63 anni e 30 anni di anzianità contributiva

Va specificato che tutti questi accessi in deroga si rivolgono solo ai lavoratori iscritti all’Inps e valgono solo per il periodo in cui vengono finanziati



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