Fai il detox dalle spese inutili

I propositi generici sono destinati a fallire. Approfitta dei giorni di festa per capire come impostare la strategia di risparmio.

Tempo di lettura: 7 minuti

Giorgia Nardelli
Giorgia Nardelli

di

Giornalista esperta di diritti dei consumatori e finanza personale.

blank
exc-63a1dc22f34f4d4eae94079d

“Risparmiare” potrebbe diventare una delle parole del 2023, o almeno tutto sembra farcelo pensare. Secondo l’indagine appena presentata da Intesa Sanpaolo e Centro Einaudi, le famiglie che tornano a mettere i soldi da parte sono risalite al 53,5% (erano il 48,6% nel 2021), e la paura per il futuro fa aumentare anche la quota di reddito risparmiata, ora all’11,5%. Cosa temiamo? A sentire il Rapporto Edufin 2022, tra i principali fattori di stress finanziario ci sono l’aumento dei prezzi di beni alimentari ed energetici (55%) e la paura di non avere risparmi sufficienti per affrontare le emergenze (24,6%). Un bel mix, insomma. Che probabilmente porterà molti di noi, dopo la consueta sbornia natalizia, a impostare i buoni propositi dell’anno nuovo all’insegna dell’austerity. I propositi generici, però, sono destinati a fallire, ce lo dicono anche gli studi di finanza. Tanto vale approfittare dei giorni di festa per capire come impostare la strategia di risparmio. Leggi cosa ci consigliano gli esperti.

Come sempre, inizia dal bilancio mensile

Se non hai ancora iniziato a tracciare entrate e uscite mensili, è da lì che devi cominciare. Per il passato, invece, faranno fede gli estratti conto delle carte di pagamento e dei conti correnti degli ultimi mesi. Non ti daranno un resoconto altrettanto fedele, soprattutto per le piccole spese e soprattutto se sei abituato a pagare in contanti, ma per iniziare può andar bene. Per avere un dato quanto più realistico possibile, inoltre, dovresti prendere come campione un periodo di almeno sei mesi. Inserisci da una parte la media delle entrate mensili, considerando solo le entrate certe, dall’altra le uscite, dividendole in fisse (mutuo, affitto, bollette) e variabili  (il ristorante, l’abbigliamento o la palestra). Potrai lavorare su entrambi i capitoli di spesa, ma in modo diverso. «Questa mappatura serve a tenere sotto controllo la situazione, ma è strategica anche se si vogliono tagliare alcune uscite», spiega Isabella Mori, responsabile tutela di Cittadinanzattiva, che sul bilancio familiare ha appena pubblicato una guida.

Calcola la tua capacità di risparmio

Dopo i calcoli, focalizziamoci sui tagli da fare. Una volta calcolato il reddito al netto delle tasse e aver sottratto le spese mensili, otterrai la tua capacità media di risparmio mensile. Ricorda di considerare nel computo anche le “una tantum”, cioè le spese fisse che cadono solo una volta o in alcuni mesi dell’anno, come le tasse o le rate del condominio, e fai attenzione a non dimenticare nulla. «Il risultato della sottrazione ti restituisce la tua capacità di risparmio attuale, quello che puoi mettere da parte o che userai per pagare le spese extra o di emergenza», continua la Mori. «Se il tuo obiettivo è ampliarlo, devi definire la tua strategia e metterla in atto. In altre parole devi stabilire quanto risparmiare ogni mese e dove prendere quei soldi». E non dimenticare un passaggio essenziale: definisci in anticipo a cosa destinerai le somme di denaro risparmiate a fine mese. Ti aiuterà ad arrivare più motivata all’obiettivo, a non perderti per strada.

Intervieni sulle spese variabili

Tagliare ciò che non è indispensabile è l’azione più semplice sulla carta, anche se a volte può risultare doloroso. Mori consiglia: «Osserva lo storico dei pagamenti, per categorie di spesa, e ti renderai subito conto di quali sono i capitoli che si possono ridurre e quali possono essere gestiti meglio». Se rifarti allo storico è complesso, perché non hai fatto un tracciamento puntuale, segui il consiglio che suggeriva qualche guida fa Giovanna Boggio Robutti, direttrice generale della Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio. Segna su un blocco tutte le uscite quotidiane, divise per categorie, per una o due settimane (meglio ancora se riesci e a recuperare anche quelle della settimana precedente). Poi rileggi l’elenco e fatti la domanda delle domande: “Oggi rifarei quella spesa?”. Ti aiuterà a realizzare in poco tempo quali sono gli esborsi di cui puoi fare a meno, senza troppi sacrifici. Un’alternativa è definire da subito le spese che per te e per il tuo benessere sono prioritarie, e intervenire su tutte le altre. L’importante è partire dai numeri e darsi un obiettivo credibile e sostenibile, quantificando lo sforzo. Per esempio: se vai ogni settimana al ristorante o dal parrucchiere, risparmiare il 20-25% della spesa mensile significa rinunciarvi una volta al mese; per abbassare di 1/3 il costo dell’abbonamento alla palestra si può passare dal pacchetto all inclusive all’abbonamento parziale (solo sala corsi o solo sala attrezzi).

Usa un metodo per le spese fisse

Ci sono voci, come l’affitto o le rate del prestito auto, che è difficile intaccare. Ma alcuni capitoli di spesa possono essere ritoccati periodicamente come alcune utenze, Rc auto, e in periodi diversi da quello attuale persino il mutuo casa. Il segreto, lo sappiamo, è andare a vedere se sul mercato ci sono offerte più concorrenziali, ma serve metodo anche in questo. «Diamoci un appuntamento», dice la Mori. «Almeno una volta all’anno, ma anche ogni sei mesi, prendiamo i contratti e le tariffe di telefono fisso e mobile, connessione web, energia, acqua. Usiamo i comparatori e vediamo se sul mercato sono arrivate proposte più convenienti. Potremo scoprire se la nostra bolletta per la connessione è “fuori mercato” e chiedere direttamente al nostro gestore di rivedere il pacchetto, o che ci sono offerte che includono altri servizi, che magari noi paghiamo a parte». L’importante è farlo periodicamente, perché le offerte si aggiornano in continuazione.

«Anche cambiando spesso compagnia assicurativa per l’Rc auto possiamo ottenere dei vantaggi. Un paio di mesi prima della scadenza della polizza, che il più delle volte è annuale, andiamo a dare un’occhiata ai comparatori per vedere cosa propongono le altre compagnie, a parità di servizio e di coperture. In questo settore ci sono offerte molto allettanti soprattutto per i nuovi clienti. Non dimentichiamo, inoltre, che se non causiamo incidenti, la nostra classe di merito migliora con il tempo, comportando in automatico un abbassamento del premio», spiega sempre la dirigente di Cittadinanzattiva.

Vai a ripescare anche le condizioni economiche del tuo conto corrente, e analizza canone mensile e costi delle operazioni. Certo cambiare conto è un’operazione faticosa, ma le indagini dimostrano che quelli più datati costano anche centinaia di euro in più rispetto ai nuovi. Ne abbiamo parlato qui.

Ricorri con criterio ai comparatori

Arrivati a questo punto vale la pena soffermarci qualche minuto sui comparatori, che sono sì i migliori alleati del risparmio, ma solo a patto di saperli usare, e avere molta pazienza. In alcuni casi possiamo rivolgerci direttamente a quelli ufficiali, come il Portale offerte per l’energia dell’Arera o il comparatore dell’Ivass per l’Rc auto. Per gli altri ambiti, o anche se preferisci comunque servirti dei privati, ricorda che per avere una panoramica, non basta limitarsi a guardarne uno solo. Non tutti, infatti, sono convenzionati con tutte le compagnie, e a volte le proposte anche delle stesse aziende possono cambiare da piattaforma a piattaforma, in virtù di determinati accordi. Rassegnati quindi a dover perdere un po’ di tempo, e allenati a fare i dovuti distinguo. Qui se ne parla in modo dettagliato.

Non lasciarti andare al supermercato

Anche per la spesa alimentare puoi darti un budget mensile, ma sappi in partenza che risparmiare su questa voce può essere molto più impegnativo. Prova però a seguire questi tre consigli, ti aiuteranno a mantenerti nel budget:

  • Non fare mai la spesa a stomaco vuoto: diversi studi, uno dei quali pubblicato qualche anno fa sulla rivista Jama Internal Medicine, hanno dimostrato che quando si è affamati si è portati a comprare più prodotti, concentrandosi per giunta su quelli meno sani e dall’aspetto più invitante. Una lista della spesa, poi, aiuta sempre.
  • Non lasciarti trascinare nei supermercati dalle sole “mega offerte”, e scegli l’insegna che in linea di massima è più conveniente su tutto. Diverse indagini delle associazioni di consumatori hanno provato che il risparmio è maggiore nei negozi che hanno un rapporto qualità prezzo conveniente spalmato su tutta la merce (qui c’è un’indagine interessante di Altroconsumo).
  • Usa la regola dei 30 secondi, e fatti queste tre domande: “Ne ho bisogno? Quando lo uso, e con quali altri ingredienti? Rischio di non consumarlo prima della scadenza?

Pianifica tutto, anche nei momenti di relax

Occhio ai momenti “critici” dell’anno, quando tendiamo ad allentare i freni, perché siamo rilassati. Come avverte Simona Scarpa, field manager di Kruk Italia, sono quelli in cui è più facile perdere la bussola. «Nei momenti di maggior spesa come possono essere le festività natalizie, un periodo di vacanza o il back to work, la parola d’ordine è “programmare”. Le spese vanno pianificate con anticipo, in base a ciò che è successo in passato. L’obiettivo è non lasciarti andare solo perché in quel momento hai la disponibilità economica».
Non è finita. Durante l’anno potresti avere costi eccezionali che potrebbero buttare all’aria i tuoi obiettivi di risparmio: un regalo per la tua amica che si sposa, la festa di laurea di tuo figlio. Segnali in partenza e mettile a budget. Ti aiuterà a tenerti a alla larga da acquisti che non puoi permetterti senza pianificare.

Condividi