Come dialogano tra loro le diverse casse previdenziali?

I nostri percorsi lavorativi sono molto diversi da quelli delle generazioni che ci hanno preceduto e molto spesso la nostra contribuzione si trova versata in diverse casse sia all’interno di Inps (gestione lavoratori dipendenti privati, gestione spettacolo, gestione separata, gestione dipendenti pubblici ecc.) sia nelle casse professionali (architetti, commercialisti, medici ecc.).

Per esempio, se abbiamo iniziato come lavoratori dipendenti e poi abbiamo deciso di aprire la Partita Iva ci troveremo a dover coordinare la cassa gestione dipendenti e quella separata.

Il coordinamento tra casse è il meccanismo che permette di far dialogare tra loro diverse casse previdenziali. Si può trattare di casse che stanno nello stesso istituto come abbiamo visto nell’esempio sopra o di casse che stanno in istituti differenti.

Fino a poco tempo fa l’unico modo per permettere il dialogo era la ricongiunzione che consiste nel trasferire i contributi da una cassa all’altra. Questo strumento è a pagamento e a volte l’onere può essere molto elevato. Questo strumento ha anche un altro limite: non può interessare la gestione separata.

Sono stati introdotti, quindi, altri strumenti che permettono questo dialogo e che non sono a pagamento. Vediamo quali:

  • Il cumulo

Il cumulo permette di considerare ai fini del raggiungimento del diritto alla pensione tutti i contributi non coincidenti maturati in più gestioni. Ogni gestione poi erogherà il suo pezzetto di pensione in base ai contributi che sono presenti al suo interno e con le sue regole.

Si percepirà una pensione unica da parte dell’ultimo ente in cui si sono versati i contributi che sarà la somma di tutti i pezzi di pensione calcolate dalle varie casse.

Non vi è quindi a differenza della ricongiunzione alcun trasferimento di contributi.

  • La totalizzazione

La totalizzazione può essere utilizzata da tutti i lavoratori dipendenti e autonomi e può riguardare sia le gestioni pubbliche che le casse professionali.

A differenza del cumulo deve necessariamente riguardare tutte le casse (non si può fare una totalizzazione parziale) e prevede il calcolo della pensione con il sistema contributivo.

Questa è la più grande differenza rispetto al cumulo che invece lascia che ogni cassa calcoli il suo pezzetto seguendo le sue regole e rispettando la situazione soggettiva del lavoratore.

  • Il computo in gestione separata

Il computo permette di accentrare presso la gestione separata tutti i contributi presenti nelle altre casse dell’Inps.

Per poter utilizzare questo strumento bisogna avere un’anzianità contributiva totale di almeno 15 anni di cui 5 dopo il 1996 e avere una posizione in gestione separata.

Anche in questo caso la pensione viene calcolata interamente con il sistema contributivo, verrà calcolata e pagata dalla gestione separata con le regole previste per i contributivi puri, cioè per chi ha iniziato a contribuire dopo il 1996.

Tutti gli strumenti di cui abbiamo parlato si “azionano” quando si deve andare in pensione ma è utile conoscerli per essere in grado di fare una adeguata pianificazione. Lo strumento giusto dipende dalla situazione in cui ci si trova e dalle casse in cui sono stati versati i contributi. Va fatta quindi un’attenta analisi e pianificazione.



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