Assicurazione obbligatoria per veicoli fermi: le nuove regole

Hai un veicolo storico in garage che usi solo due volte l’anno? Hai una vecchia moto che tieni per ricordo? Hai un’auto nella casa al mare che assicuri solo due settimane quando vai in vacanza?

Attenzione! Leggi attentamente questo articolo perché ci sono importanti novità che riguardano la polizza RC Auto che devi sapere.

Una nuova regola, emanata a seguito di una direttiva europea del 2019, sta cambiando il gioco: l’assicurazione per la responsabilità civile è ora obbligatoria anche per i veicoli fermi.

Ma cosa significa davvero e come influisce sulla tua vita quotidiana? Vediamolo insieme.

La normativa

La direttiva europea del 2019 ha trovato attuazione in Italia con il decreto legislativo 184/2023, che ha modificato il Codice delle assicurazioni private. La motivazione di base è chiara: l’assicurazione per la responsabilità civile è necessaria, anche quando il veicolo è fermo. L’obbligo si applica a tutti i veicoli a motore, indipendentemente dalle caratteristiche.

Deroghe ed eccezioni

Ma come sempre, le leggi hanno le loro eccezioni. Eccole qui:

  • Veicoli ritirati dalla circolazione: la legge prevede l’esenzione per i veicoli formalmente ritirati dalla circolazione, deve però essere effettuata richiesta di cancellazione dal Pra.

  • Uso vietato: i proprietari di veicoli il cui uso è vietato, temporaneamente o permanentemente, sono esentati. Ciò include veicoli sequestrati o sottoposti a fermo amministrativo.

  • Veicoli non idonei all’uso: veicoli non idonei all’uso come mezzi di trasporto, auto senza motore o ridotte a rottami, sono anch’essi esentati.

Sospensione dell’assicurazione: una procedura semplificata e flessibile

La sospensione temporanea dell’assicurazione per i veicoli è ancora possibile. A differenza del passato, non è più necessario restituire la carta verde (che, tra l’altro, non esiste più). Un aspetto positivo di questa novità è che non ci sono limiti al numero di sospensioni che si possono effettuare. È importante sottolineare che la durata massima della sospensione è di 10 mesi, ma questi mesi possono essere cumulati in diverse pause, senza la necessità di effettuarle in modo consecutivo. Per i veicoli storici, che comprendono sia autovetture che motocicli, la buona notizia è che la sospensione è prorogata fino a 11 mesi. Un altro vantaggio di questo nuovo sistema è l’assenza di periodi minimi di sospensione. In altre parole, non è richiesto un periodo minimo durante il quale il veicolo deve rimanere inattivo. Quando si decide di riattivare l’assicurazione, la scadenza della polizza sarà automaticamente prorogata.

L’emendamento di febbraio e il posticipo

Con un emendamento presentato a febbraio, si prevede che l’obbligo assicurativo per i veicoli in aree private possa essere posticipato almeno fino al 30 giugno 2024. Il governo ha risposto alle richieste di associazioni come Confcommercio Mobilità, Federmotorizzazione, Assocamp e Federacma, dimostrando una flessibilità nella procedura normativa e di applicazione.

Contravvenzioni e sanzioni

Per quanto riguarda le sanzioni, al momento non è ancora definito con certezza il tipo di contravvenzione e il relativo ammontare. Tuttavia, chi circola senza assicurazione potrebbe affrontare una contravvenzione compresa tra 866 e 3.464 euro, con la possibilità di perdere 5 punti sulla patente di guida.

Non ci resta che attendere per scoprire e analizzare le future novità… se ci saranno!

Questa nuova normativa scombussola le tue abitudini?



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