Come finanziarsi un master da adulti

Qualche mese fa abbiamo affrontato su Rame il tema dei prestiti d’onore per studenti universitari. Ma, come abbiamo visto anche parlandone con i diversi esperti, lo studio e l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze dovrebbero accompagnarci lungo tutta la nostra vita lavorativa. Frequentare un corso di formazione, un master o un Mba potrebbe dare lo scatto che mancava alla propria carriera o la spinta a un cambiamento decisivo. Se non è il datore di lavoro a offrire questa opportunità, tocca però pagare da sé un percorso che può costare anche diverse decine di migliaia di euro. E allora quali strumenti esistono per sostenere un extra così “corposo”? Purtroppo non ci sono finanziamenti a fondo perduto, ma qualche soluzione c’è. Non è mai a costo zero, e ciascuno dovrà valutare cosa è meglio per sé, ma va considerato un investimento sul futuro. Ecco qui una breve panoramica.

A cura di Giorgia Nardelli


Quando si può chiedere l’anticipo del Tfr

L’anticipo del Tfr può aiutare a coprire la spesa di un master, o parte della retta di Mba, ed è comunque utile per recuperare liquidità. Questa opzione è riservata ai lavoratori dipendenti, che possono controllare in tempo reale la somma accantonata guardando il cedolino dello stipendio mensile, nella parte bassa. Per poterlo richiedere devono però coesistere diverse condizioni. La prima è non avere già impiegato in un fondo per la pensione integrativa le somme che mensilmente il datore di lavoro versa in busta paga. La seconda è che ci sia un’anzianità sufficiente. «Il lavoratore può ricevere un’anticipazione del Tfr solo se ha con il medesimo datore di lavoro almeno 8 anni di anzianità aziendale, e per un ammontare massimo del 70%», spiega la consulente del lavoro Elisa Lupo. Non solo. «L’anticipazione è concessa solo per l’acquisto prima casa, spese sanitarie e fruizione di congedi parentali e di formazione. Di conseguenza, sarà possibile solo se si decide di chiedere un congedo non retribuito per frequentare un percorso di formazione». Sarà quindi necessario rinunciare per un periodo alla propria retribuzione, un costo extra che rende questa strada “percorribile” solo se si scelgono corsi intensivi, dove il percorso è concentrato in pochi mesi.

L’anticipo del fondo pensione

Chi invece ha sottoscritto un fondo per la pensione integrativa, sia da libero professionista sia da lavoratore dipendente, può valutare di chiedere l’anticipo. Anche in questo caso è possibile recuperare solo una parte della somma maturata, e sempre a certe condizioni, come ci spiega Elisa Lupo: «La possibilità di chiedere l’anticipazione è prevista per spese sanitarie gravi per sé, per il coniuge o i figli, oppure per altre cause, come l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa per sé, per i figli o per il coniuge in comunione dei beni, ma in questi ultimi casi è necessaria come per il Tfr un’anzianità di iscrizione di almeno 8 anni. Dopo 8 anni di iscrizione l’iscritto ha però diritto anche a un’anticipazione pari al massimo al 30%, per ulteriori esigenze. Il finanziamento di un percorso di studi può rientrare in quest'ultima casistica, ma è giusto ricordare che utilizzare queste somme riduce la pensione futura. Andrebbero quindi considerate più che altro come prestito da reintegrare».

Il prestito d’onore: vale fino a 40 anni

Se nessuna di queste due strade è possibile, non resta che il prestito. La buona notizia è che fino ai 40 anni di età si può ancora accedere alla formula del prestito d’onore. Il Fondo per il credito ai giovani o Fondo per lo studio consente di ottenere un prestito per gli studi pur non avendo le garanzie necessarie, ed è aperto anche ai giovani lavoratori. Per accedervi bisogna essere iscritti a un corso di laurea, oppure a un master universitario di primo o di secondo livello, a un corso di specializzazione, a un dottorato di ricerca o a un corso di  lingue. Il fondo garantisce l’erogazione fino a 25.000 euro e la restituzione può avvenire in un massimo di 15 anni. Il vantaggio è che si comincia a pagare dopo il 30esimo mese dall’erogazione dell’ultima tranche di finanziamento. Bisogna naturalmente essere in regola con il percorso di studi, e le condizioni dei prestiti vengono stabilite dai diversi istituti di credito che hanno aderito all’iniziativa. La soluzione è comoda per chi non ha grandi garanzie da offrire, ma i tassi proposti sono molto diversi tra loro, quindi è sempre preferibile confrontare tra più offerte.

Gli altri prestiti e le agevolazioni per lo studio

Anche le banche hanno studiato prodotti ad hoc per la formazione e lo studio, spesso in convenzione con le università, gli enti di formazione e le business school. Tre sono le formule più pubblicizzate sui siti delle università. C’è il Prestito d’onore di Banca Sella, che prevede l’inizio del piano di rimborso 24 mesi dopo la fine del master, e fino a 120 rate. Il BNL Futuriamo che concede fino a 70.000 euro a un Tan al 4,75% in 120 rate. Infine il “Per Merito” di Banca Intesa, che arriva fino a 75.000 euro, ha un tasso fisso del 2,50% nella prima fase, e del 4,46% massimo nella fase di restituzione. Il pagamento delle rate inizia due anni dopo la fine del percorso di studi e si può diluire in un arco temporale che arriva fino a 30 anni. Sui siti dei tre istituti si trovano sia le descrizioni dei tre prodotti sia l’elenco degli istituti o delle università convenzionate. Se però si è già scelto il master, la ricerca può partire dal sito dell’università, dell’istituto o della scuola di management, tutte hanno una pagina dedicata ai prestiti in convenzione. Qui c’è quello dell’Università Bocconi, dove sono indicati anche i tassi di interesse, qui quello della 24ore School of Business, qui quello della Luiss Business School. La Luiss, inoltre, prevede anche per ognuno dei programmi Mba agevolazioni riservate a determinate categorie degli studenti. Sono riconoscimenti che tengono conto di una serie di fattori e che si differenziano per ciascun percorso. Per citare solo due esempi, ci sono borse riservate alle donne, che prevedono sconti fino al 50%, altre che consistono in uno sconto del 20% per chi ha lavorato o avviato aziende ad alto impatto sociale. 

I prestiti personali

Infine, non resta che l’ipotesi del prestito personale, che può aiutare a pagare tutta o parte della retta. È una scelta di tanti: secondo le stime di Facile.it e Prestiti.it, il valore dei prestiti personali erogati nei primi 8 mesi del 2023 per far fronte a spese legate a scuola, università e formazione è stato di 220 milioni di euro. I richiedenti avevano in media 35 anni di età, la cifra media è 6.752. Quanto ai tassi, spiegano da Facile.it, non è detto che siano sempre più alti rispetto a quelli dei prestiti d’onore, è sempre meglio fare delle ricerche o delle simulazioni.

 


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