Quanto ci costa il veterinario?

Prima visita, vaccinazioni, microchip, medicinali, e poi le emergenze, soprattutto quando un animale inizia a invecchiare. Le spese veterinarie sono una voce da non sottovalutare quando si decide di adottare un pet, cani e gatti in particolare. Anche se non sono gli unici ad aver bisogno di cure: pensiamo ai porcellini d’india o alle galline, che sempre più spesso prendono dimora nella case degli italiani. Secondo una recente indagine di Altroconsumo condotta nelle città di Bari, Bologna, Milano, Napoli, Roma e Torino, il costo di una prima visita per un cane va dai 20 agli 85 euro, con una media di 45. Ma a volte può essere anche gratuita. Nei casi in cui costa di più, comprende di solito anche alcuni esami extra o le vaccinazioni. Vale la pena quindi fare qualche telefonata prima di scegliere a chi affidarsi. Dall’indagine, è emerso anche che, in genere, gli ambulatori costano meno delle cliniche. Queste ultime sono strutture dove lavorano più veterinari, hanno un orario prolungato e spesso anche un servizio di degenza. 

Quanto si può scaricare di spese veterinarie?

Con la dichiarazione dei redditi, puoi recuperare una parte delle spese veterinarie (prestazioni professionali, acquisto di medicinali, analisi di laboratorio e interventi) sostenute per gli animali domestici, a scopo di compagnia o per la pratica sportiva. La detrazione fiscale prevista è pari a solo il 19% per un importo massimo di 550 euro e una franchigia di 129,11 euro. Per quanto riguarda i medicinali, dal 2021 il veterinario può prescrivere un farmaco equivalente a uso umano a patto che abbia lo stesso principio attivo di quello destinato agli animali. Da non dimenticare poi che le spese veterinarie sono soggette a un’Iva del 22%, al contrario di quelle mediche. 

Esiste un bonus animali domestici? 

Non c’è niente di simile a livello nazionale, nonostante alcuni tentativi falliti del Governo per introdurlo. Ci sono però delle iniziative a livello locale, come è successo a Lucca e a Pisa, dove il Comune ha riservato dei contribuiti una tantum per le spese veterinarie e l’acquisto di farmaci, che andava da 125 a un massimo di 300 euro. Ma c’è anche chi incentiva l’adozione in canile o gattile con contributi da 100 a 200 euro. Tra le iniziative più recenti, Pescara, Ostuni (Br), Castel San Giovanni (Pc), Cesa (Ce) e Solarino (Sr). 

I primi servizi veterinari gratuiti

Non esiste un servizio pubblico nazionale per gli animali, ma in alcune città stanno nascendo primi servizi di veterinario gratis per chi ha difficoltà economiche. Pensiamo agli anziani, per esempio, che giovano della presenza di un animale da compagnia ma non riescono a mantenerlo. Così, soprattutto per prevenire il fenomeno dell’abbandono, qualcosa si sta muovendo in varie parti d’Italia. A partire da Roma, dove chi è residente, possiede un cane o un gatto e ha un reddito ISEE che non va oltre 15 mila euro può usufruire di cure veterinarie gratuite. La domanda si presenta al dipartimento Tutela ambientale del Comune. Sempre nella Capitale, gira da un paio di anni anche la notizia che nel 2024 sarò inaugurato il primo ospedale pubblico veterinario del canile comunale Muratella. Il via libera al progetto di fattibilità tecnica ed economica è stato dato a fine 2022. In Piemonte, sono attivi sei ambulatori veterinari, collegati ai Servizi sociali, dove le persone svantaggiate possono portare i loro animali gratuitamente. In Lazio, Toscana, Umbria, Campania e Lombardia, le Asl, tramite richiesta, prevedono assistenza gratuita 24 ore su 24 per animali randagi, abbandonati, feriti o maltrattati. Ma le iniziative del genere sono sempre più numerose, come a Mantova dove da maggio è operativo un servizio gratuito di ambulanza veterinaria (finanziato fino ad aprile 2024 e rivolto ad anziani e soggetti fragili). Vi segnaliamo anche il portale La banca delle visite Pet, un circuito solidale che dona visite veterinarie a chi è in difficoltà. Possono aderire veterinari da tutta Italia, disponibili per visite gratuite, oppure tutti possono donarne una cosiddetta “sospesa”. 



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