Cambiare gli infissi con il bonus barriere architettoniche

Sfatiamo subito una falsa credenza: non esiste un “bonus infissi”. Chi deve sostituire porte e finestre può però beneficiare di diverse agevolazioni fiscali.

L’acquisto e l’installazione può ricadere nel bonus ristrutturazioni del 50%, se abbinato interventi edilizi di un certo tipo sull’immobile, oppure all’ecobonus, nel caso in cui gli infissi rientrino in determinati parametri legati all’efficienza energetica.

Il più interessante di tutti, però, è il bonus barriere architettoniche, di cui si può usufruire a certe condizioni.

Perché interessante? Per questi 3 motivi:

  • La detrazione prevista è nella misura del 75%

  • La somma si recupera più in fretta, e cioè in 5 anni (per l’ecobonus e il bonus ristrutturazioni gli anni sono 10)

  • A oggi è l’unica detrazione per la quale è ancora possibile ottenere la cessione del credito, e soprattutto lo sconto in fattura, anche per i lavori iniziati dopo il 17 febbraio 2023.

Se vi state chiedendo perché la sostituzione degli infissi rientra nel bonus barriere architettoniche, è perché questa detrazione riguarda tutti gli interventi che consentono l’abbattimento barriere architettoniche, e permettono di garantire accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici, purché già esistenti. Questa agevolazione include molte tipologie di intervento, dalla sostituzione di finiture (come appunto pavimenti, porte e infissi esterni), al rifacimento o adeguamento di impianti elettrici o servizi igienici, citofonici, scale o ascensori, a patto che rientrino in determinati requisiti indicati nel decreto del ministro dei Lavori pubblici 236 del 14 giugno 1989.

Per quanto riguarda gli infissi, i requisiti riguardano per esempio l’altezza delle maniglie o il dispositivo di comando, che devono essere compresi tra 100 e 130 cm da terra, con un’altezza consigliata di 115 cm. Queste caratteristiche devono essere inserite nella scheda prodotto o possono essere attestate dall’installatore.

Il bonus barriere architettoniche si caratterizza anche perché è fruibile dalle imprese, non solo da privati cittadini, e non è necessario che il beneficiario o un suo familiare abbiano una disabilità.

Il limite di spesa è di 50.000 per le case unifamiliari, 40.000 per unità immobiliari su edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari e 30.000 per quelli che superano le 8 unità immobiliari.

Per usufruirne c’è tempo fino al 2025 compreso.



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