Come tutelarsi con un’assicurazione dalle calamità naturali?

Nel 2023 si è registrato il più alto tasso di calamità naturali di sempre, con un aumento del 64% rispetto alla media degli ultimi dieci anni. Questo dato è probabilmente destinato ad aumentare, a causa del cambiamento climatico che minaccia non solo il nostro paese, ma tutto il pianeta. Ma chi risarcisce i danni del maltempo? E cosa bisogna fare in caso di eventi atmosferici? Vediamolo insieme.

calamità naturali

Perché è importante avere una buona assicurazione?

Le catastrofi naturali, in primis, mettono a rischio la vita e la sicurezza delle persone, ma causano anche danni ingenti alle proprietà private e pubbliche. Dopo essere stati colpiti da un evento calamitoso, bisogna fare i conti con i costi di ripristino e di messa in sicurezza che spesso si traducono in cifre notevoli. L’alluvione dell’Emilia, ad esempio, ha causato danni per 10 miliardi di euro e si stima che solo il 6% godeva di copertura assicurativa. Questo significa che nella maggior parte dei casi i privati o le aziende hanno dovuto far fronte alle spese in modo autonomo oppure appoggiarsi a sostegni statali e raccolte fondi, che come si sa, nella maggior parte dei casi non sono sufficienti a coprire le spese. In questi casi, le assicurazioni giocano un ruolo fondamentale a sostegno delle famiglie colpite.

Come funziona l’assicurazione per gli eventi atmosferici?

Spesso si tende a pensare che le coperture assicurative siano inefficaci a causa delle franchigie e degli scoperti, ma è proprio quando si verificano le catastrofi che la vera utilità di un'assicurazione sulla casa o per eventi atmosferici sui veicoli diventa evidente. Le franchigie, o gli scoperti che vengono inseriti in polizza, nella maggior parte dei casi si aggirano su cifre che vanno dai 200 ai 1.000 euro (in base alla compagnia e al costo della polizza). Spesso accade che queste cifre ci sembrano molto alte a fronte dei danni che accadono più frequentemente, come ad esempio un temporale che fa saltare la scheda della lavatrice oppure una piccola grandinata che ammacca leggermente la carrozzeria; quando avvengono danni di questo tipo, l’assicurazione mantiene a nostro carico una parte e questa cifra ci crea malumore perché ci sembra che l’assicurazione non svolga in pieno il suo compito. Tuttavia, la stessa cifra di franchigia o scoperto sembra insignificante di fronte a danni che ammontano a migliaia di euro come nel caso di una casa distrutta da un’alluvione. Nella vita di tutti noi (per fortuna), i danni minori sono più comuni rispetto a quelli di grande entità, ed è per questo che è facile pensare che le assicurazioni siano poco utili.

Cosa fare in caso di danni del maltempo?

Nel corso della mia carriera assicurativa ho purtroppo dovuto assistere clienti che hanno subito danni significativi a causa di trombe d'aria o altri eventi gravi. Nelle situazioni in cui ci sono vaste aree territoriali colpite è comune che vi siano numerose richieste di risarcimento, il che inevitabilmente rallenta i tempi di risoluzione. Per velocizzare e semplificare il processo, il mio consiglio è seguire le istruzioni del proprio consulente assicurativo ed evitare di prendere decisioni autonome senza consultare l'assicurazione preventivamente. Ad esempio, cercare di risolvere il danno richiedendo l'aiuto di un amico, parente o conoscente senza documentare la situazione con foto o video e senza un preventivo adeguato, comporterà un rallentamento nella procedura di risarcimento, questo perché il perito incaricato sarà costretto a dedicare più tempo nella ricostruzione della dinamica dell'evento.

Quindi, prima di svolgere qualsiasi mossa il mio consiglio è quello di parlare con il proprio assicuratore di fiducia.

Se sei tra le persone che ha letto tutto l’articolo ma sta ancora pensando “si vabbè tanto trovano sempre un modo per non pagare”, ti suggerisco di leggere 5 consigli per stipulare un polizza casa in modo corretto, alcuni di queste indicazioni sono replicabili per qualsiasi tipo di assicurazione.



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