Caro Rame, a furia di risparmiare, stiamo diventando tirchi?

Da quando io e mio marito abbiamo cominciato a spendere di meno e risparmiare di più per il nostro futuro, i nostri amici dicono che siamo diventati tirchi e troppo preoccupati e pessimisti nei confronti della vita. Noi non pensiamo di essere tirchi, ma ci chiediamo: quando una sana attitudine al risparmio passa il limite e finisce nella tirchieria?

V. e. P.

Carissimi, non ho mai incontrato una persona pessimista che si definisca tale – di solito un pessimista si definiscerealista. E non ho mai incontrato una persona tirchia che si definisca tale – di solito si definisce attenta alla gestione dei soldi, lungimirante. E sapete perché? Perché una persona è pessimista o tirchia in base al punto di vista di chi la definisce tale, non lo è “in assoluto”.

La gestione dei soldi non è solo un fatto personale (questi sono i miei soldi e ne faccio quello che voglio): i soldi hanno anche un aspetto relazionale, e quello che facciamo con i nostri soldi diventa oggetto di commenti e critiche da parte delle persone con cui interagiamo, e questo vale soprattutto per l’elemento visibile della nostra gestione dei soldi, il modo in cui li spendiamo.

Facciamo un esempio: se tu ricevi un aumento di stipendio e decidi di investirlo ogni mese in un fondo pensione ma non parli di questa cosa con i tuoi amici, questo “movimento di soldi” diventa invisibile e quindi immune dalle critiche esterne. Se tu invece ne parli, troverai chi supporta la tua scelta e chi invece ti suggerisce di usare quei soldi in un altro modo (“Ti lamenti sempre del tuo divano troppo scomodo, adesso puoi permetterti di cambiarlo!”).

Quindi, da un lato, meno parliamo di soldi e meno siamo criticabili, dall’altro, meno parliamo di soldi e più ce ne vergogniamo! E visto che qui su Rame noi vogliamo rompere il tabù dei soldi parlandone, io vi consiglio di continuare a parlare di soldi con i vostri amici, e di usare il disagio che a volte potete provare come momento di consapevolezza: questa scelta è mia e di mio marito, questo è quello che vogliamo, questa è la cosa giusta per noi. 

La nostra gestione dei soldi dipende dai nostri obiettivi, non dagli obiettivi e dai valori delle persone con le quali parliamo.

Se questo tema è sempre presente nelle chiacchierate con i vostri amici, se le loro critiche sono costanti e pungenti, questo potrebbe essere un segnale del fatto che il cambiamento che tu e tuo marito state vivendo vi ha allontanati dai valori che avevate in comune con i vostri amici. Succede spesso che il nostro cambiamento non venga accettato, e noi dobbiamo scegliere se rimanere inseriti in un contesto che non rispecchia più i nostri valori, o seguire la nostra evoluzione e aprirci a nuove conoscenze, più allineate con le scelte di vita che ci caratterizzano oggi.  

Detto questo, è importante ricordare che se la nostra preoccupazione per i soldi diventa fonte di ansia crescente e impatta negativamente la nostra vita quotidiana, potrebbe essere il caso di affrontare l’argomento con uno specialista, che ci aiuti a riguadagnare una prospettiva più sana ed equilibrata nei confronti del denaro.

Quindi, cari lettori, il feedback dei vostri amici può essere un ottimo momento per fare il punto della situazione: se credete nelle scelte che avete fatto, questo è il momento per rinnovarle... o rivederle. Qualunque sia la scelta, fate che sia la vostra, e non quella di qualcun altro.



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Giacomo Traldi

Giacomo Traldi is a freelance graphic designer. His work focuses on both print and digital editorial projects, visual identities and video making. Based in Milan, he has collaborated with Studio FM Milano, Leftloft, Tomo Tomo and the publishing houses Periodici San Paolo and Mondadori. He studied Communication Design at Politecnico di Milano and at Rhode Island School of Design.

https://www.giacomotraldi.com
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